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POLLEGIO«Il mio programma occupazionale al freddo e al gelo»

12.12.16 - 08:03
Un 30enne locarnese senza impiego: «Costretto ad accettare condizioni proibitive» La Sezione del lavoro: «Non è vero. E un terzo di queste persone ritrova la luce»
«Il mio programma occupazionale al freddo e al gelo»
Un 30enne locarnese senza impiego: «Costretto ad accettare condizioni proibitive» La Sezione del lavoro: «Non è vero. E un terzo di queste persone ritrova la luce»

Programma occupazionale

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

POLLEGIO - «Il mio programma occupazionale? Al freddo e al gelo». Marco (il vero nome è noto alla redazione), 30 anni, ha perso il lavoro alcuni mesi fa. Oggi occupa il suo tempo alla Caritas di Pollegio. È lì che è stato piazzato dall’Ufficio Regionale di Collocamento del Locarnese, dove vive. Il suo compito? Smistare e smontare materiale elettrico. «Spesso anche pericoloso, tossico e velenoso», dice mostrando una documentazione fotografica. «L’URC mi costringe ad accettare condizioni proibitive – sostiene –. Voglio che la gente sappia cosa è costretto a fare un giovane disoccupato».

Tosse e diarrea - Marco, che vive con una donna madre di quattro bambini, racconta di avere grossi scompensi di salute, da quando lavora in questo ambiente. Dalla tosse alla diarrea. «Sto tutto il giorno al freddo – spiega –, in un posto fatiscente. I riscaldamenti sono sempre guasti. I bagni sono incrostati di feci e urine. Il grado di igiene è bassissimo».

Una situazione da approfondire - Rivendicazioni giustificate? Oppure lamentele superflue? In fondo, potrebbe obiettare qualcuno, da un luogo adibito allo smistamento e al riciclaggio di rifiuti elettronici forse non si può pretendere di più.

Il tempo non basta - Il 30enne racconta di rientrare a domicilio tutte le sere col morale sotto i tacchi. «Non mi sento un uomo. Se mi ribello, l’URC mi sanziona. Devo stare 8 ore al giorno in quel posto. Contando andata, ritorno e pranzo, sto fuori casa 10 ore al giorno. Come faccio a trovarmi un lavoro così? Ho mezza giornata di libero a settimana per fare le ricerche. Ma il tempo non basta. Le aziende non ti fanno più timbri al volo. Vogliono che mandi qualcosa di scritto. È un cane che si morde la coda. Ho paura di non uscirne più».

Percezione emotiva - Quella di Marco non è una lamentela isolata. Spesso, in passato, l’operato degli Uffici Regionali di Collocamento è stato al centro di discussioni accese. «L’impressione – sostiene Sergio Montorfani, capo della Sezione cantonale del lavoro – è che la percezione della persona in questione non consideri in modo oggettivo lo scopo dell’assegnazione al programma».

Uno su tre ce la fa - Il consulente del personale fa capo ai programmi d’occupazione per sostenere la persona nella ricerca di un impiego, quando le sole ricerche di lavoro non bastano. «Al disoccupato iscritto al programma – puntualizza Montorfani – viene dato tutto lo spazio necessario per lo svolgimento delle ricerche di lavoro. E in genere oltre un terzo dei partecipanti trova lavoro entro la fine del programma. Attualmente in Ticino sono 810 le persone che stanno affrontando un programma occupazionale. Delle 3.163 persone che hanno terminato un piano occupazionale nel corso dell’ultimo anno, 1.255 (il 39.7%) hanno ritrovato un posto di lavoro».

Scoramento - Alla Caritas di Pollegio la situazione è davvero quella descritta? Stefano Frisoli, responsabile dell’area, non ci sta. «Proprio ultimamente – sottolinea – abbiamo ricevuto due importanti riconoscimenti che attestano la qualità del nostro lavoro. La maggior parte dei nostri utenti è contenta. Purtroppo alcune persone si lasciano prendere dallo scoramento. E può capitare che vivano male questa esperienza. È una questione psicologica». Montorfani è sulla stessa lunghezza d’onda: «Le condizioni del programma rispettano le norme previste per le aziende nel ramo del riciclaggio».

Sanzioni per chi si ribella - Ma il disoccupato è obbligato ad accettare qualsiasi scenario propostogli dall’URC? Montorfani è chiaro: «Di principio nei programmi d’occupazione per disoccupati vengono proposte attività adeguate alla persona. Analogamente all’accettazione di un posto vacante, anche nel caso dell’assegnazione ad un programma d’occupazione, il disoccupato che la rifiuta è passibile di sanzioni».

Allargare le prospettive - Le lamentele? Secondo Montorfani sono rare. «E sono provenienti, in particolare, da persone che, a fronte dei propri desideri, non accettano facilmente l’indicazione di dovere allargare le ricerche d’impiego a occupazioni alternative, anche provvisorie, per ritrovare al più presto un’occupazione».

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COMMENTI
 

AlphaAlien 7 anni fa su tio
Programmi occupazionale servono a chi li vende e a chi deve sanzionare. Un altro bel esempio i stage presso truffatori che "vendono" prodotti per casa. Stage coordinati dall`URC senza verificare dove "per.din.ci.bac.co." mandano la gente. Truffe sovvenzionati! Bravi!!! Quello menzionato nel articolo cmq lo trovo un po esagerato. "8 ore al lavoro"?( Gastronomia: 12 ore al giorno spezzato, 1/2 giorno a settimana libero per 4 mesi, pasti schifosi, straordinari non marcati quetsa è la realtà) no ha tempo per fare i timbri?? Devi trovare lavoro non raccogliere timbri. Cosa servono i sindacati quando esistono forme di sfruttamento vedi esempio gastro? Cosa servono timbri se non ad altro che raccoglieri e accontentare i "consulenti(perchè si chiamano consulenti se non sanno correggere un CV? Cosa consigliano quando vedono i contratti del tutto illegali? Basta che si lavora?)"

L.M1010 7 anni fa su tio
Chi non ci passa veramente non capisce nulla!! Per chi dice che Marco non vuole lavorare o altre scuse contro di lui, allora sarà la classica persona ricca o con un posto di lavoro che tanti vorrebbero... per i consulenti dell'URC e per tutta la gente li dentro che fanno sti giochetti, direi di andare a lavorare al posto di Marco, scambiare i posti!! Poi vediamo se li va ancora di fare le belle battutine!! ps.A volte meglio ricordarsi che nulla é scontato, che forse può capitare che si perde il potere e il proprio posto di lavoro e poi si cambia posto di scrivania

occhiaperti 7 anni fa su tio
Anche se non tutto d'accordo con Marco bisogna fortemente criticare il modo di fare nel cantone Ticino; Basta di vedere come i articoli; Art. 64a cpv. 1 lett. a e cpv. 2 LADI; art. 97 OADI sono ignorati e pure la prassi LADI PML sezione G1 e G2, ( vedi Link: http://www.area-lavoro.ch/dateien/Kreisschreiben/I- clicca su : Prassi_LADI_PML_2016_V1.0.pdf pagine 65/119), sono tutte le 2 violentati sotto gli occhi dal signor Sergio MONTORFARNI come anche dal signore responsabile UMA, signor Felix LUX e in continuo. Come mai, se no, si po' spiegare che per esempio al TAVOLINO MAGICO, che fa parte dei porgrammi POT si po' trovare dei beneficiari USSI che ci stano lavorando li per oltre 2 anni? e beneficiari della CD che stanno li a fare tutto altro ma non ciò che voleva il collocatore URC che essi facessero. Siamo arrivati al punto di accusare i scuri MONTARFORNO e LUTZ a fornire gente, che onestamente stanno per cercare lavoro, alle aziende di questo genere per farne parte di un dispositivo organico fisso e per poter fare andare queste aziende con gente pagati o SECO o delle contribuenti Ticinesi, ovviamente non consentito delle leggi in vigore? I fatti purtroppo sono pesanti. PS: non è in nessun modo criticato il bene che fa Il TAVOLINO MAGICO, ma se hanno bisogno del personale, al meno pagate un stipendo normale e fatte uscire la gente dell'assistenza sociale. Tutt'altro comportamento contrattuale d'impiego è un ritorno alla schiavitù. Dov'è la protagonista dell partito sociale con sempre la bocca apperta al massimo " Pelin Kandemir Bordoli" a tutelare questa gente? Invitio tutti voi a fare l'avvocato dell diavolo.

Max1 7 anni fa su tio
Mi sembrano lamentele di una persona che non ha voglia di lavorare sono d' accordo sull'igene qui non si transige ma il freddo gli orari e tutto il resto fa parte delle normali condizioni di lavoro di tantissimi lavoratori non credo che un operaio comunale un polizziotto uno minatore uno scalpellino o qualsiasi persona che lavora all' aperto abbia sempre i piedi al caldo Da migliorare i servizi igenici ma per il resto lamentele fini a se stesse

SosPettOso 7 anni fa su tio
Risposta a Max1
Il fatto è che le categorie che tu nomini prendono freddo svolgendo il loro lavoro a salario pieno e finito il lavoro non ci pensano più. Questo invece prende 7o massimo 8opercento del suo precedente salario e finito "il lavoro" gli tocca tornare a casa a cercarne uno vero. Il tutto per alimentare il magna-magna di Caritas...Alla redazione: non sarebbe possibile adattare i filtri per permettere l'uso del precento?

cippidimerli 7 anni fa su tio
Risposta a Max1
i moralisti sono sempre i primi a parlare a vanvera. qui vedo una persona che non ha perso il lavoro o se l'ha perso non ha avuto difficolta a trovanrne un altro in tempo breve. vedo che tu non hai mai atto un programma occupazionale, se no non avresti aperto bocca. io credo a tutte le parole che vengono dette nell'articolo, avendo provato sulla mia pelle l'iter dei programmi occupazionali. la difesa dell'ufficio del lavoro è che 1/3 trova lavoro prima della fine del programma occupazionale. DI SICURO GRAZIE A QUESTI PROGRAMMI OCCUPAZIONALI HANNO TROVATO, CERTOOO. il 100PERCNETO deve ritrovare lavoro entro 3-6 mesi di disoccupazione non il 3PERCWENTO. TUTTI FR*CI COL C*L* DEGLI ALTRI.

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Eh, lavorare è dura, vero?... :-)))

tip75 7 anni fa su tio
restare senza lavoro è di per se umiliante, è grave perchè poi fai la fame con quel che ti danno, e devi venir maltrattato e controllato come un bambino da alcuni personaggi che hanno un lavoro solo perchè sono li mantenuti da noi, forse qualcuno glielo dovrebbe ricordare

rosi 7 anni fa su tio
ragazzi non esageriamo, un giovane di 30 anni forte e sano non regge a 10 ore di lavoro al giorno? Ci sono purtroppo persone molto fragili, non parlo del caso specifico, che ad ogni difficoltà della vita non riescono a reggere, persone insicure che hanno bisogno di rafforzare il loro IO per poter poi ripartire con grinta e fiducia in se stessi. Ci sono lavoratori che ogni giorno iniziano prestissimo a lavorare e terminano tardi, tipo ferrovieri, panettieri, muratori, scalpellini, contadini, camerieri, infermieri e tanti altri. Il lavoro è anche sacrificio. Ogni esperienza lavorativa e di vita sono importanti per la nostra crescita personale. Forza ragazzo non scoraggiarti, dopo la pioggia arriva il sole.

tip75 7 anni fa su tio
Non so se quanto descritto corrisponda a verità ma è comunque certo che all'ufficio di collocamento vieni trattato come un pezzente sempre e questo non è accettabile nonostante esista qualche caso isolato di vero lazzarone. Sarebbe quasi ora che qualcuno facesse qualcosa contro questa forma abnorme di mobbing che si permettono certi personaggi.

Equalizer 7 anni fa su tio
Non so quale professione avesse prima della disoccupazione questo tizio, ma lavorare allo smistamento dei riciclati penso non corrisponda a nessun allargamento degli orizzonti di nessuna persona, piuttosto ad un lauto guadagno per la ditta di riciclaggio.

interceptors 7 anni fa su tio
Dei programmi occupazionali non mi pronuncio, hanno praticamente detto già tutto sotto. Ma una cosa voglio cmq puntualizzarla: quanto io ero in disoccupazione ho dovuto fare un programma simile a quello descritto nell'articolo, un mio compagno di scuola (quindi lo stesso mestiere) ne ha fatto uno al cantone ai sistemi informativi, e dopo 6 mesi lo hanno nominato. Io ho tribolato ancora quasi 10 anni prima di trovare qualcosa di decente...ah...piccolo dettaglio: io sono CH DOC e il mio compagno è naturalizzato..

davidi81 7 anni fa su tio

mikeried 7 anni fa su tio
Mia figlia in cinta di 8 Mesi con una figlia di un anno, da mesi deve participare a una programma occupazionale. Deve svegliare la bimba a le 7.00 di matina, portarla dai nonni, andare a belli fino 12.00. Doppo prendere la bimba dai nonni e tornare a casa Pure stress per tutti i due. In pommerigio deve fare i Timbri (in cinta di 8 mesi). Cose cosi succedono solo in Ticino. Qui sono impazziti completamente. Li dovremo denunciare. E lo faccio se capita qualche cosa a mia nippote non ancora nata.

interceptors 7 anni fa su tio
Risposta a mikeried
In questo caso sua figlia deve decidere: o fa la mamma o lavora..Mia moglie quando è nato il primo figlio è rimasta a casa ad accudire i bambini, e io faccio 2 lavori per mantenere tutti....

SosPettOso 7 anni fa su tio
Risposta a mikeried
Va dal dottore e si fa mettere in malattia. Non è corretto, ma non è corretto neanche sballottarla a destra e a sinistra solo per abbellire le statistiche.

camos 7 anni fa su tio
Risposta a interceptors
Idem... e voila la risposta gentile signora dalla dialettica al quanto bizzarra...

SosPettOso 7 anni fa su tio
La LADI, in fatto di programmi occupazionali, prevede che vengano assegnati ad aziende che danno una formazione (si impara qualcosa) o in prospettiva di un assunzione (un introduzione sussidiata nell'azienda). Caritas non fa ne l'uno ne l'altro. Caritas si limita a far lavorare i disoccupati sotto la minaccia di ritorsioni sottoforma di penalità assegnate dall'URC. Caritas riceve soldi per occuparsi dei disoccupati, riceve soldi dai contratti sul riciclaggio, riceve soldi dalla vendita dei prodotti ortofrutticoli, ... tutti soldi che spariscono nell'affitto dello stabile, nei salari dei suoi pupilli e nelle pieghe della sua nebulosa galassia.

Giovanii 7 anni fa su tio
Ghetto per disoccupati? Eccolo

bontempone 7 anni fa su tio
E chi ti colloca sono persone che stanno al calduccio con una paga stratosferica che non sanno cosa vuol dire mettere le manine e la testa. E fanno di tutto per farti credere che avrai uno sbocco professionale. Sì come no! L'urc è solo una farsa, ma stranamente posti per frontalieri ce ne sono sempre. Consiglio, andate in Albania, vi fate fare un passaporto falso e dopo 5 giorni ritornate in Svizzera da nababbi. Il Popolo ha solo il diritto di soffrire.

navy 7 anni fa su tio
Che i programmi occupazionali siano una buffonata atta a distribuire soldi statali ad imprese ed enti di dubbia gestione non è più dimostrare. Già a suo tempo una nota trasmissione della TSI si era occupata del "mondo dei programmi occupazionali". Da una parte i frontalieri aumentano, i costi aumentano (cassa malati e co), i dati della disoccupazione diminuiscono in quanto la gente che esce dalle liste dell'URC finisce in assistenza e si pretesta che, queste testimonianze sono dettate da dinamiche emozionali?!?!?! Sarà e potrà sicuramente, in taluni casi e forse anche in questo, esservi l'aspetto emotivo..... Che in Ticino si abbia deciso di guardare da un'altra parte e, alla meglio, inventarsi programmi occupazionali che, alla fine, non fanno che degradare le persone che vi si ritrovano, è un dato di fatto! Oramai si è meglio trattati da rifugiati che da cittadini in disoccupazione. Questo senza alcun MA o SE..... Chi, nonostante la realtà, la racconta in modo diverso è, alla meglio, un sognatore e, alla peggio, un ipocrita di prima categoria. Vergogna alle istituzioni!

vedeggio 7 anni fa su tio
Risposta a navy
Pienamente d'accordo !! Il signor Montorfani o mente sapendo di mentire o non conosce la situazione degli uffici URC

pillola rossa 7 anni fa su tio
Risposta a navy
Concordo! Inoltre le statistiche che dicono che uno su tre ce la fa sono facili da ottenere. Basta inserire nei programmi occupazionali gli stagionali. Dopo 3 mesi di disoccupazione e 3 mesi di programma occupazionale hanno già il loro bel lavoro che li attende, senza che il programma occupazionale abbia mosso un dito per aiutarli. In effetti a volte i programmi occupazionali sono straripanti di disoccupati e altre volte sono semi deserti. Strano eh... Vogliamo fare una statistica di quelli che alla fine del programma occupazionale si sono tolti la vita? Ah, già... mancano i dati. Oppure erano già malati prima. Casi disperati. Vogliamo parlare di quelli che approfittano della disperazione dei disoccupati per avere prestazioni sessuali in cambio? Eh certo, adulti assolutamente consenzienti, nella speranza di ottenere qualche lavoro in cambio... Vogliamo fare qualche test sull'utilizzo di droghe da parte dei responsabili dei programmi occupazionali? E intanto qualcuno si riempie le tasche!
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