Il Governo ticinese e una delegazione delle ferrovie hanno firmato l'accordo "Prospettiva generale Ticino". «Rafforzata la cooperazione»
BELLINZONA - 2 miliardi. È questa la cifra che le FFS investiranno in Ticino entro il 2030. La somma è stata messa nero su bianco nell'attesa riunione in programma oggi a Bellinzona tra una rappresentanza del Governo ticinese e una delegazione della Direzione FFS.
Dopo un intenso lavoro preparatorio tra le parti, oggi a Castelgrande, c'è stata l'importante firma apposta sul progetto «Prospettiva generale Ticino» dai consiglieri di Stato Claudio Zali e Christian Vitta per il Cantone e dal CEO Andreas Meyer per le Ferrovie federali svizzere.
Uno sguardo alla clientela - Il programma di lavoro fissa obiettivi comuni per concretizzare progetti a favore della clientela per quanto attiene le offerte di mobilità, per l’adeguamento delle infrastrutture e per la valorizzazione delle aree delle stazioni. «Si tratta - spiegano le FFS - di rendere il sistema di trasporto pubblico ancora più attrattivo, facilmente accessibile, e permetterne lo sviluppo coordinato negli orizzonti temporali 2020 e oltre».
L'apertura della galleria di base del San Gottardo e quella del Monte Ceneri aprono naturalmente nuovi scenari «molto promettenti per il Ticino».
Migliorare la puntualità - L’obiettivo delle FFS è di utilizzare al meglio la nuova infrastruttura ferroviaria. «In sinergia con i partner italiani ci impegnamo a migliorare la puntualità sull’asse nord-sud. Dobbiamo risparmiare per restare competitivi in un mercato caratterizzato da un’accresciuta concorrenza, ma intendiamo pure investire nel futuro in modo mirato e sostenibile».
Nulla di nuovo sulle Officine - Con questo progetto FFS e Cantone intendono sfruttare questa opportunità e pianificare insieme la mobilità del futuro. Per quanto riguarda le Officine di Bellinzona, le FFS valuteranno insieme al Cantone ed ai partner sociali le future prospettive di sviluppo.