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CANTONEBravofly, Pronzini: «Il dumping si fa azienda»

04.12.16 - 11:22
Il deputato MPS mette sotto la luce dei riflettori l'azienda di viaggi
Bravofly, Pronzini: «Il dumping si fa azienda»
Il deputato MPS mette sotto la luce dei riflettori l'azienda di viaggi

CHIASSO - Attraverso un’interrogazione al Consiglio di Stato Matteo Pronzini mette sotto i riflettori l’azienda Bravofly, sottolineando che dei 106 nuovi assunti nel 2016 nessuno è residente, «malgrado il fondatore Cannavale avesse assicurato, ancora in maggio, di essere alla ricerca di personale residente». Il dito viene quindi puntato sui bassi stipendi.

Come riporta il deputato MPS, la spiegazione secondo l’azienda sarebbe da imputare al fatto che si cercavano profili «molto tecnici e specializzati nelle aree marketing, information technology, data warehouse, business intelligence e finance». Pronzini sottolinea che si tratta di formazioni che vengono offerte anche in Svizzera.

Viene ricordato che «l’anno scorso il Consiglio di Stato aveva concesso alla Bravofly di non sottostare al Contratto normale di lavoro per le agenzie di viaggio. I controlli effettuati dall’Ufficio dell’ispettorato del lavoro hanno fatto emergere che il 67,8% riceveva un salario ampiamente inferiore ai salari di riferimento e che lo stipendio medio era di 2'800 franchi al mese, anche con parecchie persone che guadagnavano molto meno».

Gli stipendi - Matteo Pronzini chiede quindi se il Consiglio di Stato ritiene che 3’000 franchi lordi siano un salario con cui si possa dignitosamente vivere in Ticino e se questa cifra abbia contribuito a fare in modo che nel settore amministrativo i residenti preferiscano un posto in banca o in realtà simili piuttosto che candidarsi alla Bravofly.

Il deputato chiede se 3’300 franchi lordi siamo un salario d’entrata adeguato, tale da incoraggiare  i giovani a seguire una formazione universitaria pluriennale per poi vedersi così remunerati.

Si domanda se il CdS ritiene che simili retribuzioni abbiano contribuito ad abbassare i salari d’entrata per i nuovi assunti in Ticino e se abbiano contribuito a far abbassare il salario mediano dei laureati di quasi 1’000 franchi in Ticino (secondo i dati Ustat era di 8’004 franchi nel 2000 e di 7’106 nel 2014). E inoltre se simili retribuzioni abbiano contribuito a far calare il salario mediano nel settore “attività informatiche e altri servizi” di ben 1’640 franchi in Ticino fra il 2008 e il 2014.

I contratti - In merito alla Bravofly viene chiesto come vengono retribuiti gli stagisti e come viene trattato questo tipo di rapporto lavorativo. «Come mai solo due allievi della Supsi avevano le qualifiche per lavorare alla Bravofly e gli altri no? Quali sono le qualifiche indispensabili alla Bravofly che la Facoltà di scienze informatiche dell’Usi non offre?».

Si vuole fare luce sulla situazione dei dipendenti: «Quanti lavorano a tempo parziale o con contratti ad ore? Come è cambiata la situazione? Qual è il turn-over dei dipendenti della Bravofly?»

In merito al contratto collettivo di lavoro sottoscritto dalla Bravofly Pronzini vuole portare alla luce la eventuale trattenuta di contributi professionali.

Viene chiesto se l’azienda si è interessata alla campagna “Più opportunità per tutti”, promossa dal Dipartimento delle finanze e dell’economia, e quanti dei 106 posti disponibili sono stati segnalati agli URC.

Aziende italiane - Porgendo uno sguardo a più ampio raggio viene chiesto quali sono state le altre start up italiane che grazie a Bravofly che si sono insediate a Chiasso o nel Mendrisiotto e come si sono comportate. Infine: «Chi ha proceduto alla nomina del signor Fabio Cannavale nell’Advisory Board della Fondazione Agire? E sulla base di quali meriti?».

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