Il terribile incidente di ieri che ha cancellato una famiglia intera sulla A2 riporta alla ribalta il problema sicurezza su un tratto di strada molto trafficato
LUGANO - Il terribile schianto che ieri ha cancellato la vita di una famiglia tedesca di quattro persone e messo in pericolo la vita di un camionista sulla A2 solleva inevitabilmente molti interrogativi.
Dinamica frequente - La dinamica dell'incidente accaduto ieri è abbastanza comune su strade ed autostrade europee sempre più trafficate. Nella sola Renania-Palatinato, regione in cui abitava la famiglia deceduta ieri, dal 25 maggio all'8 luglio si sono registrati ben 8 incidenti simili a quelli accaduti ieri a Quinto. Il bilancio: quattro morti e 7 feriti gravi.
Sconosciute le cause del tamponamento - Non sono ancora conosciuti i motivi che hanno originato il tamponamento che ha visto protagonista un camionista 50enne alle dipendenze di una ditta di trasporti della provincia di Bergamo.
«Fattore più frequente è la distrazione» - «In questi casi non è mai facile stabilire in così breve tempo le cause di questa tipologia di incidenti. I fattori più frequenti possono essere la stanchezza o la distrazione, dovuta per esempio al telefonino o all'utilizzo della radio», commenta Waldo Bernasconi, presidente dell'Astag, l'associazione che riunisce gli autotrasportatori svizzeri.
Il metodo dei semafori - Con l'incidente di ieri, la A2 torna di nuovo sotto i riflettori. Vengono infatti sollevati dubbi sull'opportunità di usare come metodo di dosaggio il segnale semaforico. Gli automobilisti e i camionisti si ritrovano infatti delle code improvvise che mettono alla prova i loro riflessi.
«Migliorare la segnaletica» - Secondo Waldo Bernasconi bisognerebbe migliorare il sistema di segnaletica stradale.
«Camion sulla corsia di destra, auto sulla corsia di sinistra» - «Innanzitutto bisognerebbe obbligare camion e auto a circolare su due corsie separate già a diversi chilometri di distanza dalla galleria del San Gottardo». Il primo provvedimento quindi sarebbe di separare autovetture e camion per evitare situazioni simili a quella tragica di martedì. «Le auto con roulotte resterebbero sulla corsia di destra, mentre i pullman turistici sulla sinistra», ha precisato Bernasconi.
«Riduzione di limite di velocità per i camion già qualche chilometro prima del semaforo» - Un altro provvedimento potrebbe essere rappresentato «dalla riduzione dei limiti di velocità a 60 km /h già negli ultimi chilometri di avvicinamento», ha aggiunto Bernasconi.
«Più polizia stradale e pannelli luminosi di avvertimento» - Inoltre per il presidente degli autotrasportatori ticinesi sarebbe consigliabile una presenza maggiore di polizia stradale nei periodi di intenso traffico estivo come questi. «Sarebbe opportuna la presenza di un'auto della polizia che avverta gli automobilisti e i camionisti della presenza di una colonna attraverso segnali luminosi. Inoltre sarebbero necessari più pannelli luminosi».
«Volantinaggio alla dogana» - Un altro suggerimento, tra l'altro già proposto recentemente, riguarda un volantinaggio in dogana ai camionisti stranieri per informarli sulle regole in vigore per attraversare la Svizzera. «Sarebbe utile, soprattutto per quanto riguarda il rispetto delle distanze», ha continuato Bernasconi.
«Mantenere il divieto di circolazione ai camion durante le ore notturne» - Infine il presidente degli autotrasportatori ribadisce l'importanza per garantire la sicurezza stradale anche del divieto di transito per i camion durante le ore notturne, che recentemente il ministro Ueli Maurer aveva rimesso in discussione. «Le industrie svizzere aprono alle 7 e chiudono alle 17 e l'autotrasportatore ha tutto il tempo di eseguire le proprie consegne. No, non ne abbiamo bisogno. La notte è giusto che si riposi. E bisogna dire che in Europa nessuno ci ha mai spinto per fare in modo di abolire questo divieto».