VERGELETTO - Sabato riapriranno al pubblico i prati di Galliscioni a Vergeletto, nel cuore del Candidato Parco Nazionale del Locarnese, dopo i lavori di recupero e di valorizzazione del paesaggio terrazzato. Tra le novità, anche un percorso interno per capire la storia e per assaporare la magia di questo angolo di paradiso.
I prati di Galliscioni, situati sulla sponda destra della Valle di Vergeletto, sono senza dubbio uno degli angoli nascosti più particolari e affascinanti dell’intera Onsernone. Già nel 1962 attiravano l’attenzione dell’etnologo e poeta Giovanni Bianconi, che nel suo “Muri” scriveva di “un minuscolo praticello completamente circondato da un muro, suddiviso da parecchi muretti interni” (STAN). A Galliscioni o “Galisciòi” in dialetto onsernonese, il fragile equilibrio tra l’uomo e la natura si è infatti tradotto negli anni in un paesaggio terrazzato tipico composto da antichi muri in pietra alti fino a due metri, che ricordano la costruzione di un giardino, di un luogo protetto. “L’obiettivo futuro previsto per questo comparto paesaggistico unico nel suo genere è il ripristino dell’utilizzo agricolo tradizionale, riletto in chiave anche contemporanea”, spiega il Sindaco del Comune di Onsernone Cristiano Terribilini.
Questo obiettivo ha spinto l’allora Comune di Vergeletto a lanciare un ampio progetto di recupero e di valorizzazione in collaborazione con l’Associazione Mulini, il responsabile del progetto farina bona Ilario Garbani e i proprietari privati. “La fase principale di questo progetto termina ora con il recupero di circa metà dello spazio aperto originale, che negli anni ’70 si aggirava attorno ai 2 ettari contando anche il sito di Spatada”, continua Terribilini. Grazie ai lavori eseguiti (lo sfalcio, la pulizia, il taglio di piante e la sistemazione dei muri a secco), sostenuti anche dal Canton Ticino, dal Fondo svizzero per il paesaggio, dal Candidato Parco Nazionale del Locarnese e da diversi gruppi di volontari, e grazie alla semina di specie particolari come la segnale o altre specie di montagna, Galliscioni diventerà così un elemento caratteristico lungo i sentieri di visita del villaggio e della valle.
Da sabato 30 luglio sarà possibile camminare nei prati di Galliscioni lungo un sentiero segnato da piccoli punti realizzati dal locarnese Franco Lafranca; segni simili a piccoli “pugni di terra” ottenuti da fusioni in ossi di seppia, che guideranno i visitatori nella scoperta del territorio. I festeggiamenti avranno inizio alle ore 16 con il ritrovo direttamente a Galliscioni, raggiungibile a piedi da Vergeletto con una facile passeggiata di una quindicina di minuti, seguito da un breve momento ufficiale e da una presentazione dei lavori con visita all’area. Si ritornerà poi sulla piazza del paese, dove in coda ad un aperitivo offerto si svolgerà la tradizionale festa popolare d’estate a cura della Squadra di Vergeletto. Per cena sarà proposto un fritto misto del Lago Maggiore dalla Pescheria Palmieri di Brissago. Bar e griglia saranno pure in funzione e durante la festa sarà possibile visitare il mulino della farina bona recentemente restaurato. In caso di cattivo tempo, la presentazione di Galliscioni si svolgerà presso la Casa comunale.