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CANTONEAranno, Bioggio e Cademario, niente aggregazione coatta

21.03.16 - 15:25
Il Parlamento ha deciso di rispettare il volere dei cittadini di Bioggio nonostante il risultato della votazione del 14 giugno
tipress
Aranno, Bioggio e Cademario, niente aggregazione coatta
Il Parlamento ha deciso di rispettare il volere dei cittadini di Bioggio nonostante il risultato della votazione del 14 giugno

BELLINZONA - Tra i progetti di aggregazione su cui si è dovuto chinare oggi il Parlamento c'era anche quello dei Comuni di Aranno, Bioggio e Cademario (passato con un risicato 52%). Ad avere la meglio è stato il rapporto di maggioranza, contrario ad un'aggregazione coatta (passato con 54 sì, 17 no e 8 astenuti). Ma è emersa pure, nel corso del dibattito, la necessità da ambo le parti (favorevoli e i contrari alla coazione), di regole più precise per decidere in queste situazioni.

Contrari all'aggregazione coatta - A parlare per i contrari è stato Sergio Morisoli (Destra-AL), relatore del rapporto di maggioranza, che ha illustrato come, se è vero che la votazione del 14 giugno 2015 aveva deciso a favore, il dato era abbastanza tirato. Il progetto, infatti, è stato approvato da Aranno e Cademario, ma non da Bioggio che avrebbe dovuto sopportare costi maggiori.

Decidere per un'aggregazione coatta a questo punto? «Per il rapporto di maggioranza non si ritiene vi siano i presupposti», ha spiegato Morisoli. «Fino a dove il cantone può spingersi ad invadere la sovranità comunale?», ha sottolineato. «Se è vero che la maggioranza ha votato a favore, Bioggio ha largamente bocciato l'aggregazione (circa il 65% ha detto no). Occorre un lavoro profondo per stabilire nuovi paletti sulla decisione per una eventuale coazione o l'abbandono. Fino ad allora è opportuno andarci piano».

Favorevoli all'aggregazione coatta - Diversa era l'opinione del relatore di minoranza Henirk Bang (PS): «Si tratta di un progetto che avrebbe completato l'interconnessione tra la parte più ricca e quella meno ricca di questa regione - ha spiegato -. Avrebbe permesso di favorire una struttura più equilibrata del territorio, migliorarne la gestione, accrescerne l'economia». Il secondo relatore di maggioranza, Giorgio Pellanda PLR, ha spinto a sua volta a favore dell'aggregazione coatta: «L'aggregazione coatta non dovrebbe essere imposta quando non c'è una coerenza terrotitoriale, quando un comune verrebbe penalizzato dai debiti degli altri comuni. Quando un'aggregazione non è più in linea con il piano cantonale della altre aggegazioni. Non è questo il caso. Ci si lamenta per una crescita minima del moltiplicatore. Poca cosa rispetto ai comuni limitrofi».

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