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LUGANOAlberi caduti a causa delle forti nevicate: non è una fatalità

07.03.16 - 06:19
I verdi di Lugano lamentano una cattiva gestione del verde pubblico della Città che porta a gravi conseguenze
Alberi caduti a causa delle forti nevicate: non è una fatalità
I verdi di Lugano lamentano una cattiva gestione del verde pubblico della Città che porta a gravi conseguenze

LUGANO - «Una sola nevicata e i cedri centenari della città sono divelti. Al tempo non si comanda ma alla gestione del verde sì. Quella che a prima vista può sembrare una brutta fatalità, si doveva prevenire con una giusta potatura». È questo il pensiero dei Verdi di Lugano che hanno preso posizione dopo che la neve di sabato ha mietuto molte vittime tra gli alberi monumentali della città, soprattutto tra i sempreverdi. «La neve pesante trattenuta dagli aghi ha provocato schianti impressionanti, se non addirittura lo sradicamento di alberi sani. Il fatto che sia stato un evento meteorologico ad aver abbattuto alcuni tra gli alberi più maestosi della città fa pensare a una tragica fatalità. Ma così no è. Ancora una volta dobbiamo dire che la disgrazia poteva, anzi, doveva essere evitata».

I Verdi hanno così sottolineato che gli alberi divelti non sono stati potati per anni, in particolare non sono state fatte le potature di alleggerimento della corona, necessarie per salvare le fronde, ma anche l’intero albero, in caso di maltempo. Trattenendo la neve, le folte branche hanno ceduto, in alcuni casi portando con sé tutto l’albero. La nevicata tardiva con neve molto bagnata è un’eventualità che l’arboricoltore calcola, è un rischio che deve prendere in considerazione. L'assenza di cura per gli individui più pregiati, in combinazione con una nevicata eccezionale, hanno così annientato in meno di ventiquattr’ore un importante patrimonio della città».

Viene ricordato il caso de cedro monumentale davanti all'USI, «che si è schiantato per metà», e di altri cedri all'USI, a villa Saroli, a villa Carmine, in Piazza Indipendenza e alla Lanchetta, «che ora sono fortemente danneggiati. Si tratta, in tutti i casi, di alberi coltivati su suolo pubblico. D'altro canto il cedro monumentale in via Curti (dietro BSI/banca del Gottardo) gestito dai privati, curato secondo i crismi, non ha perso un ramoscello per la nevicata. E come questo anche altri alberi adeguatamente gestiti negli ultimi anni».

«La disgrazia di questa fine settimana mette in luce la dimensione del problema del verde pubblico della Città di Lugano - concludono i Verdi di Lugano - il taglio selvaggio di alberi non è che la punta dell’iceberg. Il problema a monte è la mancanza di un sistema di gestione, la mancanza di un regolamento del verde con la relativa strategia e l’inventario degli alberi protetti. In assenza degli strumenti di base per gestire il verde pubblico, non ci resta che essere preda dell’improvvisazione e delle fatalità».

La conferenza stampa - Mercoledì 23 marzo, sul tema della gestione dei vecchi alberi urbani, si terrà una conferenza pubblica dal titolo "Una città senza alberi è morta", con il Dr. Daniele Zanzi, agronomo e esperto di arboricoltura urbana.Presso l'Auditorio USI (entrata libera), il Dr. Zanzi parlerà di esperienze e obiettivi della gestione conservativa degli alberi urbani. 

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