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BELLINZONAPadroncini al Rabadan? Caprara chiarisce la situazione

19.01.16 - 17:24
Ha suscitato un mare di critiche su Facebook il presunto impiego di padroncini per il Rabadan
Padroncini al Rabadan? Caprara chiarisce la situazione
Ha suscitato un mare di critiche su Facebook il presunto impiego di padroncini per il Rabadan

BELLINZONA - Nel Ticino sempre più colpito dalla sindrome dell'accerchiamento, l'auto con targhe italiane posteggiata in Paiazza del Sole dove viene allestito il capannone del Rabadan aveva creato la sollevazione del popolo di Facebook che accusava la dirigenza di aver ingaggiato una ditta d'Oltreconfine.

Il presidente del Rabadan, Bixio Caprara, dopo una prima presa di posizione rilasciata a "LaRegioneTicino", ha voluto spiegare con dovizia di causa la situazione.

Ecco il comunicato stampa nella sua versione integrale:

"Fino a qualche anno fa il capannone montato per il Rabadan era fornito da una ditta ticinese, la quale aveva stretto un accordo di collaborazione con l’azienda italiana oggi fornitrice.

In seguito la ditta ticinese è stata assorbita da un gruppo più grande il quale ha deciso di rescindere l’accordo di collaborazione con l’azienda italiana. Preso atto di quanto avvenuto, la Società Rabadan ha comunque deciso di continuare ad avvalersi della struttura fornita dall’azienda italiana in quanto il capannone rispondeva alle esigenze di sicurezza, di stabilità in caso di neve oltre a rispettare tutte le prescrizioni antincendio.

La Società Rabadan prima di confermare la fornitura ha comunque valutato altre alternative senza però trovare soluzioni soddisfacenti e di pari qualità. Il montaggio e lo smontaggio di una struttura di tale portata (che in Ticino viene montata solo per il Rabadan) comporta un impegno di mezzi e uomini non indifferenti nonché l’ausilio di uno o più specialisti in grado di controllare che il capannone sia montato secondo le regole e le prescrizioni di sicurezza.

Già quando la struttura era fornita dalla ditta ticinese una squadra di tecnici dell’azienda italiana era presente durante le operazioni di montaggio e smontaggio al fine di verificare che le operazioni fossero eseguite correttamente. Con il passare del tempo la manodopera locale ha acquisito familiarità con la struttura, tanto che ad oggi solo un tecnico dell’azienda italiana viene a supervisionare tali operazioni.

Per quanto riguarda il presunto risparmio sui costi Rabadan ricorda che, a parte lo specialista della ditta, tutte le altre persone impiegate sono persone residenti.

Si precisa che l’eventuale manodopera estera impiegata è sempre stata notificata alle autorità e, tutti gli anni, l’ufficio preposto ha sempre controllato il rispetto delle condizioni di lavoro e salariali. In particolare l’Ufficio del Lavoro ha sempre verificato, e Rabadan lo ha controllato con gli stessi operai, che le persone presenti sul cantiere fossero pagate secondo gli standard svizzeri, con un compenso orario secondo il contratto collettivo vigente nel settore edile.

Infine precisiamo che la Società Rabadan si avvale prevalentemente di personale e aziende ticinesi: la manodopera locale è costituita in parte da volontari e in parte da persone impiegate presso una fondazione che si occupa di integrazione per diversamente abili, i riscaldamenti provengono da una ditta ticinese in collaborazione con un grande gruppo svizzero, l’impianto elettrico è pure fornito da una ditta ticinese, così come tutto l’apparato di sicurezza".

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COMMENTI
 

navy 8 anni fa su tio
siamo proprio ticinesi....ipocriti

rosi 8 anni fa su tio
siamo proprio ticinesi rompiscatole................

lo spiaggiato 8 anni fa su tio
W IL RABADAN ! ! !

Lele68 8 anni fa su tio
ma mi faccia un piacere....
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