Continua il botta e risposta scaturito dalla petizione promossa dall'associazione giovanile a favore della "coesione e la vita socio-culturale della città"
LOCARNO - Sta diventando un botta e risposta quello fra l'associazione LOCattiva e il Municipio di Locarno. Al centro della "disputa" una petizione dell'associazione giovanile che mira a "favorire la coesione e la vita socio-culturale della città" e che denuncia un "decennio di repressione nei confronti di giovani ed esercenti". Petizione che non è andata giù alla Città che non ha nascosto il suo disappunto dichiarandosi piuttosto "attiva e viva", oltre che disposta a collaborare con i giovani.
Alla presa di posizione replica oggi LOCattiva: "solitamente alle petizioni si risponde ufficialmente una volta consegnate - scrive l'associazione senza nascondere la polemica -. Dal canto nostro siamo felici e soddisfatti di quanto emerge, poiché testimonia chiaramente quanto diciamo da tempo: l’Esecutivo non ascolta i giovani e hanno una visione della città lontana da chi la vive".
Per LOCattiva, insomma, il Municipio "non accetta le critiche". "Questo spiega chiaramente perché il 95% dei giovani locarnesi che hanno partecipato ad un sondaggio inserito nel nostro studio, ritengono il Municipio insensibile alle esigenze dei giovani. Un Municipio che non accetta critiche come può crescere e cambiare?", si domanda l'associazione?
LOCattiva motiva quindi la decisione di di coinvolgere la popolazione in una petizione mostrandola come misura "necessaria". "Il nostro obiettivo non è cambiare le cose per noi stessi, arrivare grazie al dialogo a favori e accoglienza, noi vogliamo che tutti abbiano le stesse possibilità".
"Locarno è viva? - si domanda quindi l'associazione -. Sì, ma per due mesi all’anno. Invitiamo i Municipali ad affidarsi al senso della vista (constatando i deficit uditivi), li invitiamo ad andare per le strade di Locarno e osservare quanta vita c’è in un qualsiasi sabato da oggi a giugno".