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CHIASSOMigranti e ricercati: è boom di documenti falsi

07.01.16 - 09:14
Nel 2015 oltre 600 casi in Ticino
Migranti e ricercati: è boom di documenti falsi
Nel 2015 oltre 600 casi in Ticino

CHIASSO - Quasi due casi al giorno. In aumento costante, strisciante, preoccupante. È stato l’anno dei documenti contraffatti il 2015 in Ticino: oltre 200 sequestri in più rispetto all’anno precedente. A fornire il bilancio a tio.ch-20 minuti sono le Guardie di confine: un’anticipazione rispetto a quello, complessivo, che verrà presentato a febbraio nel consueto rapporto annuale. Circa 600 gli interventi eseguiti (con relative sanzioni) dagli agenti della Regione IV negli ultimi dodici mesi: addirittura il 50% in più rispetto al 2014.

L'ondata migratoria - Che il “fenomeno carte false” fosse in impennata alle nostre latitudini, lo si era del resto capito – a naso, senza certezza di cifre – già durante i mesi caldi dell’ondata migratoria. «L’afflusso di profughi alle frontiere ticinesi con destinazione Germania e Nord Europa ha inciso molto nelle cifre – spiega il portavoce delle Guardie di confine Mirco Ricci – le tipologie di casi affrontati sono tuttavia molto varie». A prevalere sono i finti permessi di soggiorno italiani, passaporti o comunque documenti d’identità contraffatti «in modo per lo più grossolano e facilmente riconoscibile, ad opera di organizzazioni specializzate in questo e operative nella vicina Penisola, dove i documenti vengono venduti ai profughi a caro prezzo» racconta Ricci.

Maggiori controlli - Non mancano tuttavia i falsi realizzati “di fino”, non solo passaporti ma anche licenze di condurre automobili (in maggioranza straniere): tra i furbetti colti con le mani nel sacco dalle Guardie di confine, spiega Ricci, «anche alcuni ricercati e persone con il divieto di entrare in Svizzera». Per fortuna l’aumento è corrisposto (e in parte dovuto) a maggiori controlli. Non senza il rinforzo di agenti extra giunti da oltre Gottardo.

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