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S.ANTONINOEmergenza idrica a S. Antonino: un caso isolato o carenze?

22.12.15 - 18:59
Emergenza idrica a S. Antonino: un caso isolato o carenze?

S.ANTONINO - Per il Gruppo S.AntoninoViva i consiglieri comunali hanno inviato un'interpellanza al Municipio in merito all'emergenza idrica a S. Antonino. Il tema è stato affrontato in nove punti.

1) Il Municipio di S. Antonino è consapevole che il manuale AQUATI contiene tutta una serie di direttive che devono venir rispettate e che chi non rispetta queste direttive, mettendo in pericolo la salute pubblica, si rende responsabile e può essere perseguito per il suo operato?

2) Come previsto dal Manuale AQUATI citato, il Municipio di S. Antonino (proprietario dell’acquedotto per il tramite dell’omonima Azienda dell’acqua potabile) ha redatto il documento che specifica esattamente chi è responsabile e quindi ha la competenza per un intervento sull’acquedotto, fino a che livello è data la responsabilità e la competenza e chi è responsabile e competente per le comunicazioni necessarie in caso di inquinamento? La persona designata si impegna a partecipare ai corsi di aggiornamento / formazione organizzati allo scopo di acquisire le giuste conoscenze/competenze in materia?

3) Viene eseguito un monitoraggio dei consumi e delle perdite lungo le condotte? Se sì, tramite quale sistema e a quanto ammontano tali perdite?

4) Secondo quali modalità viene allestito e tenuto a giorno l’inventario degli impianti e in quale modo esso viene utilizzato nei compiti di monitoraggio e nella pianificazione degli interventi di manutenzione periodica e di risanamento delle diverse opere e infrastrutture che compongono l’impianto della rete di acquedotto del Comune?

5) Quanto è lunga complessivamente la rete comunale di condotte e quale proporzione di essa è costituita da condotte di materiali tradizionali (ghisa o ferro) e quale percentuale/lunghezza è in PE o in ghisa duttile?

6) Secondo il Municipio, gli interventi di risanamento delle captazioni delle sorgenti, dei bacini e le sostituzioni delle condotte eseguiti negli scorsi 4 anni sono sufficienti per garantire il perfetto stato di funzionamento della rete comunale dell’acqua potabile?

7) Visto che l’approvvigionamento idrico del Comune dipende quasi esclusivamente da un unico pozzo che pompa dalla falda del piano (Boschetti), il Municipio non ritiene necessario disporre di un piano d’emergenza con sistemi di approvvigionamento idrico alternativo in grado di coprire l’intero fabbisogno del Comune in caso di temporanea o duratura dismissione del pozzo esistente, basato ad esempio sul collegamento con gli acquedotti di Comuni vicini o sull’utilizzo di ulteriori risorse disponibili sul territorio del piano?

8) In virtù di quanto successo recentemente a seguito dell’emergenza acqua (non potabilità), si chiede al Municipio se dispone di un piano di trasmissione dell’allarme più serio e performante di quanto messo in atto in detta circostanza. Rammentiamo all’esecutivo che non vi è mai stato un aggiornamento sull’entità e sul tipo di contaminazione. Ancora oggi, nessuno ha mai comunicato in forma ufficiale che cosa abbia originato la non potabilità dell’acqua distribuita nel nostro comune e cosa abbia in quei giorni la popolazione.

9) Ritiene normale il Municipio che a occuparsi degli allacciamenti privati alle condotte comunali operi nel nostro Comune un’unica ditta (Rivola SA)? Non ritiene, anche a tutela degli interessi della cittadinanza, auspicabile estendere l’autorizzazione a operare sul nostro territorio almeno a tre ditte (principio della concorrenza)?

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