L'associazione ambientalista: "a Lugano prati e aiuole diventano piazzali o posteggi, mentre i grandi alberi sono sostituiti da esili alberelli"
LUGANO - Al Parco Ciani sono iniziati oggi i lavori di taglio di 9 alberi. Essi verranno rimpiazzati con 38 nuovi alberi. Il programma dei tagli inizierà il 14 dicembre e durerà circa due settimane.
La politica di alberatura di Lugano - Il Municipio luganese, attraverso lo stanziamento di 150mila franchi, ha intenzione di creare un catasto del verde e sostituire le piante malate o pericolanti nei parchi cittadini, che potrebbero creare potenziali pericoli per i cittadini.
"L'uomo ha bisogno della natura" - Oggi da Pro Natura Ticino giunge una nota in cui ricorda l'importanza della natura per l'uomo. Essa permette di vivere meglio: "poter passeggiare o correre nel verde, rinfrescarsi all’ombra di un grande albero o ammirare i colori autunnali sono delle esperienze positive che ci rigenerano e da cui tutti traiamo beneficio. Sin dalla nascita delle prime città l’uomo ha creato giardini e spazi naturali per fuggire agli affanni della vita urbana e tutt’oggi ne ha bisogno!", osserva Pro Natura.
Grandi alberi sostituiti da alberelli - L'associazione ambientalista critica la città di Lugano che trascurerebbe, invece, la richiesta di natura da parte dei cittadini: "prati e aiuole diventano piazzali o posteggi, mentre i grandi alberi sono sostituiti da esili alberelli".
Pro Natura invita la popolazione ad interrogarsi sulla qualità del verde pubblico. "Un albero secolare di dimensioni importanti, capace di generare una grande quantità di ombra e abbassare la temperatura nei giorni di canicola non può essere compensato con un giovane alberello (spesso appositamente selezionato tra le specie dette “a crescita lenta”)!"
"Non esiste il rischio zero" - Un altro aspetto affrontato da Pro Natura riguarda la giustificazione addotta per dare il via libera ai tagli, ossia evitare qualsiasi rischio per i cittadini. Ma il reale rischio è difficilmente valutabile e non può mai essere eliminato del tutto: la capacità degli alberi di resistere alle intemperie è spettacolare; ci sono alberi apparentemente decrepiti in grado di restare in piedi per diversi decenni, altri, la cui caduta non causerebbe veri problemi alla città. Forse sarebbe il caso accettare un rischio residuo tenendo conto del benessere che generano gli alberi più maestosi e vecchi. Essi hanno un grande valore intrinseco: possono ospitare una grande quantità di altre specie nelle loro cavità, sulla corteccia o tra rami; sono fonte di freschezza in estate e purificano l’aria".