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CANTONEÈ guerra a monete e banconote: il contactless conquista i consumatori

11.12.15 - 07:16
Il sistema consente di pagare con la carta di credito fino a 40 franchi senza la necessità del codice e senza inserire la carta nel terminale. Le riflessioni dell'esperto Giovanni Bettoni
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È guerra a monete e banconote: il contactless conquista i consumatori
Il sistema consente di pagare con la carta di credito fino a 40 franchi senza la necessità del codice e senza inserire la carta nel terminale. Le riflessioni dell'esperto Giovanni Bettoni

LUGANO - Monete e banconote? Sono in lenta, ma inesorabile, via d'estinzione. È guerra al cash in Svizzera e nel resto del mondo. Il contactless prende sempre più piede tra i consumatori. Comodità e praticità alla base del sistema che consente di pagare con la carta di credito fino a 40 franchi senza la necessità del codice. Ma questa tecnologia è davvero sicura? E non incentiva l'indebitamento giovanile? "Nel giro di qualche anno - sottolinea Giovanni Bettoni, condirettore di Cornèrcard - tutte le carte di credito saranno dotate della tecnologia contactless".

Signor Bettoni, può spiegare in maniera sintetica qual è il principio cardine del contactless?

Contactless in inglese significa 'senza contatto'. L'idea è quella di pagare con la carta di credito senza avere un contatto con il terminale di pagamento alla cassa del negozio. Semplicemente si avvicina la carta al terminale, a pochi centimetri. Questa modalità funziona fino alla soglia dei 40 franchi (25 euro in Europa), limite al di sotto del quale una persona mediamente decide di pagare in contanti. Il contactless è infatti finalizzato a ridurre la mole di cash in circolazione.

Con quali vantaggi?

In generale maggiore efficienza. E poi maggiore rapidità nel pagare i piccoli acquisti, in quanto il pagamento contactless avviene in poco più di un secondo. Senza contare che chi vende si ritrova con meno contanti in cassa. E questo è assolutamente un bene. Ricordo, ad esempio, che in molte stazioni di benzina americane il contante non è più accettato.

Oggi qual è la situazione del contactless in Europa?

Sono in circolazione già oltre 130 milioni di carte Visa contactless. Altrettante sono le MasterCard. Il fenomeno è esploso e non si arresterà. Cornèrcard ha introdotto queste carte sin dall’inizio e cioè dal 2008.

Si segnalano tentativi di imitazione degli apparecchi in grado di riconoscere la tecnologia contactless. Significa che qualcuno potrà sottrarci 40 franchi in modo subdolo anche nei momenti più consueti? È un problema reale?

No. È una leggenda metropolitana, di cui siamo a conoscenza. Un simile rischio non esiste. Il contactless è sicuro e collaudato. Il terminalino di pagamento riconosce le carte attraverso particolari codici e utilizzando tecnologie di crittografia assolutamente sicure. Impossibile riuscire a sottrarre con successo degli importi.

Perdere la carta, tuttavia, adesso potrebbe essere fatale. Prima per usarla serviva il codice. Con il contactless invece i malintenzionati possono andare a nozze...

I malintenzionati potrebbero usarla per i piccoli importi. E dopo qualche transazione sarebbe comunque richiesto il codice. Eventuali transazioni fraudolente sono a carico della banca che ha emesso la carta. Il cliente, dunque, non rischia nulla.

Cosa deve fare chi perde la carta?

Appena se ne accorge, deve avvisare la sua banca di riferimento. L'unica cosa che si chiede al cliente è di avere cura della sua carta.

In Svizzera l'indebitamento giovanile è in crescita. La diffusione del contactless non incentiva i giovani a spendere senza rendersi conto esattamente di cosa stanno facendo?

Il discorso dell’indebitamento non è collegato alla tecnologia usata sulla carta, bensì al tipo di prodotto usato. Va fatto infatti un discorso educativo. Solo chi ha 18 anni può richiedere una carta di credito. Per quanto riguarda i minorenni, noi spingiamo con successo le carte prepagate. E lì non c'è indebitamento. Prima si versano i soldi, poi si spende. La carta di credito la si può eventualmente ricevere in un secondo tempo. E a quel punto il giovane dovrebbe avere imparato a gestire il proprio denaro.

A titolo d’esempio, in Italia già oggi non è possibile acquistare qualcosa che costi più di 1000 euro in cash. Il contante sparirà definitivamente?

Premesso che andare in giro col cash non piace a nessuno, credo che ci vorranno diversi decenni prima di stravolgere definitivamente le nostre abitudini. È soprattutto una questione culturale.

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COMMENTI
 

Pettersson 8 anni fa su tio
Queste carte, come le carte di credito sono pericolose per le economie domestiche: non ti rendi conto di quel che spendi, quindi compri e poi a fine mese non ce la fai a saldare, e giù interessi! Oltre a ciò, se sempre monitorato e controllato, come con le carte dei grandi magazzini.... Meno si usano, meglio è!

Lore62 8 anni fa su tio
Risposta a Pettersson
In effetti dovrebbero usarle solo chi ha un minimo di autocontrollo... Non preoccuparti, con l'aumento dell'intelligenza artificiale (e proporzionalmente la diminuzione di quella umana) vedrai che faranno un App. hihihi XD

Melek 8 anni fa su tio
Non capisco perché i contanti debbano essere chiamati cash. Le solite americanate.

F.Netri 8 anni fa su tio
Risposta a Melek
Non sono gli americani che hanno imposto a noi di chiamarlo cash. Siamo noi che lo abbiamo adottato.

Melek 8 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Ma certo! Per "americanate" intendo la svalutazione della lingua italiana. Come se scrivere "cash" desse maggior peso all'argomento. Tsk tsk.

curzio 8 anni fa su tio
Risposta a Melek
Shopping con cash o contactless? (frase in italiano con tre parole straniere su 5... ) :-p

MIM 8 anni fa su tio
L'esperto dice che ci sono in giro milioni di carte di questo tipo. Peccato che non specifica che nessuno la richiede espressamente, ma il servizio viene data per default. Più che un esperto mi sembra un signore al soldo delle carte di credito. Volete essere controllati su tutto ma proprio tutto? Bene, seguite l'insegnamento di chi vende le carte :-)

curzio 8 anni fa su tio
Risposta a MIM
Nessuno ti obbliga ad avere una carta di credito. Nessuno ti obbliga a usarla.

MIM 8 anni fa su tio
Risposta a curzio
Certo, io ce l'ho e la uso quando ne ho bisogno, ma io figuro tra quelli che le milioni di persone che hanno la carta con contactless e non l'ho richiesta.

Lore62 8 anni fa su tio
Comoda veloce e pratica, la uso da 25 anni per pagare tutto il possibile in tutto il Mondo (in Francia anche il caffè) senza spese aggiuntive (a mio carico) e senza interessi se si salda il conto entro i termini. E se la cifra annuale di fatturazione è sostanziosa non pago nemmeno la quota annuale !

MIM 8 anni fa su tio
Che io sappia questo metodo fatica molto a decollare alle nostre latitudini.

ErPupone1971 8 anni fa su tio
Risposta a MIM
Anche secondo me... io lo uso solo al Mc Donald's (quel paio di volte al mese che ci vado).

curzio 8 anni fa su tio
Risposta a MIM
Io uso il contactless ovunque è possibile. Dove non è possibile il contactless uso la carta di credito o la Postcard. I contanti li utilizzo il meno possibile. Non ho voglia di recarmi al bancomat per prelevare dei contanti, portarmeli in giro, ritrovarmi con monete e monetine... e quando sono finiti i soldi devo ritornare al bancomat per prelevare altri contanti utilizzando la medesima carta che avrei potuto usare al posto del cash. Spreco di tempo...

MIM 8 anni fa su tio
Risposta a curzio
Differenze di vita. Io non commento il tuo utilizzo, se ti vien comodo. Io prelevo quello che mi serve (una volta la settimana); in questo modo, conoscendomi, ho sotto controllo cosa spendo :-)

curzio 8 anni fa su tio
Risposta a MIM
Paradossalmente, con i contanti ho sempre l'impressione di non avere il controllo delle spese. Prelevo tot... e quando il tot è finito mi chiedo dove sia finito, quante volte sono stato fregato sul resto, ecc. e devo fare mente locale per ricostruire approssimativamente dove i soldi sono stati spesi. Per contro, con la carta di credito ho un controllo esatto perchè alla fine del mese ottengo un dettaglio di tutte le transazioni in ordine cronologico. Premetto che le carte di credito in mio possesso non sono legate al conto bancario o postale ma ottengo la fattura pagabile entro due settimane. Per quanto riguarda la Postcard, il controllo non è così immediato. Certo, ottengo un estratto conto, ma i singoli acquisti sono diluiti e mescolati in mezzo alle altre transazioni (prelievi, versamenti, pagamenti, ecc). Infatti la Postcard la uso unicamente in quei posti dove le carte di credito Mastercard / visa non sono accettate (p.es. nei discounter come Aldi, Denner, Lidl, ecc).

MIM 8 anni fa su tio
Risposta a curzio
Eh, ma se io facessi come te, ogni volta che arriva l'estratto mi viene l'ansia :-))))

curzio 8 anni fa su tio
Risposta a MIM
Nessuna ansia fintanto che non viene richiesta una seconda carta per la moglie! :-p

MIM 8 anni fa su tio
Risposta a curzio
Troppo tardi, ho capito che dovrò procurarmi degli ansiolitici ;-)

Tato50 8 anni fa su tio
E dopo qualche transazione sarebbe comunque richiesto il codice, dice l'espero. Ma dopo quante non lo sappiamo e se dopo tre ore mi accorgo di aver perso la carta di quanto il mio misero conto si è assottigliato? Forse qualche banchiere che conosco ed è sul Blog, magari è più chiaro dell'esperto ;-))

curzio 8 anni fa su tio
Benzinai ticinesi: rileggetevi tre volte questa frase e ricordatevela la prossima volta che qualcuno vi rapina! "....Ricordo, ad esempio, che in molte stazioni di benzina americane il contante non è più accettato. ..."

GI 8 anni fa su tio
Sarà anche una buona idea ma, ciò non toglie che il "nero" faccia ancora furore !

SosPettOso 8 anni fa su tio
... tecnologie di crittografia assolutamente sicure. Impossibile riuscire a sottrarre con successo degli importi.Patti Chiari ha già dimostrato come basti un cellulare con l'apposita APP per invadere la sfera privata ed entrare in possesso di questi dati custoditi in modo assolutamente sicuro. Alla faccia dell'assoluto! Con la tessera della posta è possibile disabilitare questo tipo di pagamento al bancomat, ma probabilmente questo "dato" viene registrato sui server che non accetteranno addebiti attraverso questo canale. La tessera invece continuerà a mettere a disposizione di qualunque malintenzionato i nostri dati. Vedere il pin di un utente, nelle colonne che si creano in stazioni di benzina o altri terminali di pagamento dove ci si trova anche nel raggio d'azione di queste tessere, non è semplice ma addirittura banale. Dati PIN significa accesso illimitato. Da ultimo: ogni servizio in più, in un modo o nell'altro, si paga! Ora questi hanno aggiunto questa funzionalità non voluta e potenzialmente dannosa senza nemmeno chiedere... Oltre il danno anche la beffa!

SosPettOso 8 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
...Dati PIN...Dati più PIN, ma il simbolo è andato perso...

della83 8 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
giusto porsi delle domande...ma va che non ti obbliga nessuno ad avere una carta di credito se sei così sospettoso.....

ilDanny 8 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
Come dice l'esperto: "Transazioni fraudolente sono a carico della banca". Dunque, di che ti preoccupi ? Al contrario, il contante, se te lo fregano non hai alcun modo di recuperarlo e non c'è assicurazione che lo copra.

SosPettOso 8 anni fa su tio
Risposta a ilDanny
...e in che modo dimostri che la transazione è "fraudolenta"? Il malintenzionato sa benissimo dove hai fatto benzina (ad esempio) e quando paga la sua fa passare il portamonete vuoto con dietro il cellulare che fornisce i tuoi dati.... Vai a trovare quali rifornimenti hai fatto tu e quali sono finiti nel serbatoio del "simpaticone"... ma soprattutto convinci la banca!

ZetaCrea 8 anni fa su tio
Rimango con l'idea che bisogna restare a chiedere il PIN anche per acquisti di 0,05 centesimi

ilDanny 8 anni fa su tio
Risposta a ZetaCrea
Perchè ? Se tu compri un caffé che costa 2 franchi, nessuno ti chiede di dimostrare che i 2 franchi sono i tuoi. Perchè con la carta dovrebbe essere diverso ?

Melek 8 anni fa su tio
Risposta a ilDanny
Ma cosa centra?!? Pagando un caffè con due franchi, la transazione si esaurisce, non c'è accesso al conto in banca di nessuno. La tessera è una via di accesso al conto in banca. Io sono sospettosa. E questo articolo è sponsorizzato: basta leggere (nemmeno tanto) tra le righe, proprio da quella banca che spinge più di ogni altra le carte di credito. Quello che si fa negli Stati Uniti non è bene neanche lì, e non serve a diminuire le rapine. Tanto meno l'indebitamento.

red 8 anni fa su tio
Risposta a Melek
Signor o signora Melek, questo articolo non è sponsorizzato da nessuno. Eviti di esprimere giudizi calunniosi. L'articolo è stato fatto semplicemente per chiarire un fenomeno sempre più diffuso.
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