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CANTONEIniziativa 140 km/h in autostrada fallita: “Il Ticino ha comunque dato un bel messaggio”

12.11.15 - 17:02
Il coordinatore Andrea Censi anticipa la possibilità di una petizione
Iniziativa 140 km/h in autostrada fallita: “Il Ticino ha comunque dato un bel messaggio”
Il coordinatore Andrea Censi anticipa la possibilità di una petizione

BELLINZONA - Il comitato d’iniziativa per un limite di velocità di 140 km/h sulle autostrade ha gettato la spugna: non raggiungerà il numero di firme richiesto entro il termine del 20 novembre. Con il coordinatore locale Andrea Censi commentiamo lo “sconfortante” insuccesso.

“Il Ticino ha dato un bel messaggio” - Il fallimento ha un gusto dolceamaro per i sostenitori ticinesi. “Siamo combattuti fra due sentimenti”, confessa Censi. “Quello dominante – spiega – è lo sconforto: purtroppo non voteremo su questo tema. Il secondo è la soddisfazione per un Ticino che ha risposto davvero molto bene al nostro appello”. A parlare, infatti, sono i numeri. “Nel cantone abbiamo raccolto più di 8mila firme, molte di più delle 3500/4000 che vengono generalmente raccolte per un’iniziativa federale”, motiva Censi. Secondo il promotore, con il suo sostegno “la popolazione ticinese ha espresso non solo un apprezzamento per questa iniziativa, ma anche un generale scontento per l’attuale tendenza alla criminalizzazione dei conducenti”.

“Noi abbiamo raccolto firme da Chiasso ad Airolo, oltre Gottardo hanno puntato più sui social” - La raccolta firme, come accennato più sopra, è andata piuttosto bene a sud delle Alpi, ma a nord non ha rispecchiato l’entusiasmo riscosso su Facebook. Per Censi, in Ticino i promotori sono innanzitutto stati molto più presenti sui media. Il coordinamento locale, poi, ha incontrato più spesso la gente: “Abbiamo organizzato raccolte firme a più riprese, in primavera, fine estate e in autunno da Chiasso ad Airolo. Di là, invece, hanno puntato molto di più sulla promozione sui social”.

“Ora pensiamo a una petizione” -Un bottino di quasi 95mila firme, tuttavia, non è da cestinare con leggerezza, ritiene il coordinatore. “C’è una possibilità che diventino una petizione da sottoporre ad alcuni parlamentari per avanzare un’iniziativa alle Camere”, conclude Censi.

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