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Soltanto nel secondo trimestre del 2015 è stato riscontrato un numero maggiore di casi rispetto all’intero anno precedente
CHIASSO - I documenti falsi stanno facendo il botto alle frontiere ticinesi. I casi sono in fortissimo aumento e in pochi mesi sono stati superati i numeri del 2014. Soltanto nel secondo trimestre di quest’anno, le guardie di confine in servizio ai valichi del nostro cantone hanno infatti fermato ben 390 persone che ne erano in possesso. Durante lo scorso anno lungo le frontiere del nostro cantone sono invece stati constatati 369 casi relativi a documenti falsi. Questo considerevole aumento del fenomeno è da ricondurre, secondo le autorità, alla particolare situazione migratoria che sta attualmente interessando la Svizzera e gli altri paesi europei. "Le varie organizzazioni che operano nel settore dei documenti falsi si trovano confrontati con una forte richiesta da parte dei migranti" ci spiega Davide Bassi, portavoce del Corpo delle guardie di confine della Regione IV. "A questi – continua – vengono venduti permessi di soggiorno, libretti per stranieri o carte d’identità. Si tratta in ogni caso di falsi che vengono quindi utilizzati per tentare l’ingresso nel nostro territorio".
Sempre nell’ambito della sicurezza, nei consueti controlli lungo le frontiere le guardie rilevano inoltre una costante crescita dei casi relativi a persone e oggetti ricercati. Nel periodo in questione, sono oltre 480 gli individui fermati lungo il confine. In particolare per riscontri nel Sistema informativo Schengen (146), per mandati di cattura (120) e divieto d’entrata (101). E per quanto riguarda gli oggetti ricercati (si parla di documenti, mezzi di pagamento, autovetture, cellulari, tablet, orologi e altro), nel corso del secondo trimestre le guardie di confine ne hanno intercettati 154.
