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CANTONEConsultori medici, valvole di sfogo per i Pronto soccorso

17.06.15 - 10:12
Ottimo il bilancio. Nei quattro ospedali regionali, i consultori sono aperti sette giorni su sette durante il giorno
tipress
Consultori medici, valvole di sfogo per i Pronto soccorso
Ottimo il bilancio. Nei quattro ospedali regionali, i consultori sono aperti sette giorni su sette durante il giorno

BELLINZONA - A quasi un anno dal completamento della rete di Consultori medici d’urgenza (CMU), è positivo il bilancio di questo modello di presa in carico di una parte dei pazienti del Pronto Soccorso (PS) realizzato insieme ai medici del territorio.

I CMU hanno permesso di riorganizzare i flussi dei pazienti all’interno dei servizi di PS, consentendo di gestire al meglio i casi non gravi e di risolverli rapidamente. Oggi, circa un quarto dei pazienti dei PS sono indirizzati verso i CMU, consentendo così di ridurre drasticamente i tempi d’attesa per questa categoria, pur mantenendo alta la qualità delle cure. Questo risultato positivo è pienamente confermato dall’inchiesta di soddisfazione condotta tra i pazienti. Il modello di CMU è frutto della collaborazione con l’Ordine dei medici del Cantone Ticino nelle regioni in cui si trovano i quattro ospedali regionali dell’Ente Ospedaliero Cantonale.

Avviato nel 2012 a Bellinzona e completato in seguito con le sedi di Locarno, Mendrisio e Lugano, il CMU ticinese si basa sui modelli introdotti con successo anche nella Svizzera tedesca. I principi di base sono quattro: assicurare l’accesso ai servizi di PS ai casi più urgenti, fornire una risposta adeguata anche ai casi meno urgenti, collaborare con i medici del territorio e formare i medici ospedalieri alla medicina ambulatoriale e di famiglia.

Nei quattro ospedali regionali, i CMU sono aperti sette giorni su sette durante il giorno. Durante i fine settimana possono contare sulla presenza di un medico del territorio specialista in medicina generale e interna. Il modello dispone anche di personale infermieristico dedicato, di locali e laboratori appositi e del supporto informatico dell’EOC.

Le inchieste condotte a Bellinzona, dove è stato avviato il modello, indicano che il 91% dei pazienti interrogati sono soddisfatti o molto soddisfatti durante la settimana. Con l’85%, l’indice di soddisfazione rimane molto alto anche durante i fine settimana.

Negli ultimi dieci anni, l’attività dei servizi di PS dell’EOC è aumentata del 10% circa. Ciò ha provocato un incremento progressivo del carico di lavoro del personale sanitario, così come l’allungamento dei tempi d’attesa per i pazienti, prima di avere accesso alle cure, e dei tempi di permanenza globale in Pronto Soccorso. Le previsioni nel settore della salute in Svizzera indicano che la pressione sulla struttura del PS resterà elevata, in seguito alla mobilità elevata delle persone, all’aumento della popolazione e all’invecchiamento della stessa.

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