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CANTONEIl SIRM consolida in Ticino la ricerca nel campo della medicina rigenerativa

16.04.15 - 17:13
Il SIRM consolida in Ticino la ricerca nel campo della medicina rigenerativa

TAVERNE - Si è tenuta oggi a Taverne, alla presenza di media e autorità, la conferenza stampa di presentazione della sede rinnovata dell’Istituto Svizzero di Medicina Rigenerativa (SIRM), 1’600 metri quadrati di laboratori e infrastrutture speciali a disposizione di gruppi di ricerca locali e internazionali. L’obiettivo è quello di consolidare e promuovere in Ticino la ricerca nell’ambito della medicina rigenerativa.

Ad introdurre l’argomento della giornata è stato Claudio Massa, presidente della Foundation for Cardiological Research and Education (FCRE), la fondazione che gestisce i laboratori di Taverne dove è attivo il SIRM. Massa ha esordito sottolineando come il SIRM sia il risultato di importanti investimenti e di un impegno forte profuso, in questi due anni, soprattutto nell’individuare e rafforzare sinergie nazionali e internazionali. “L’autarchia non paga e non porta da nessuna parte” ha detto Massa. “Occorre mettersi in rete, collaborare e fare sistema. Se questo vale nel contesto internazionale, a maggior ragione deve valere per il nostro microcosmo, per la realtà del nostro Cantone, dove sono presenti istituti di ricerca che in termini di prestigio non hanno nulla da invidiare ai centri più blasonati della Svizzera e del panorama internazionale. Sono realtà di punta in settori-chiave della ricerca medica. Penso all’immunologia, che ha nell’IRB un protagonista sulla scena mondiale, penso all’oncologia e all’eccellenza dello IOR, penso alla neurologia e alla cardiologia, specializzazioni dove brillano le stelle del Neurocentro e del Cardiocentro. Insieme con queste realtà già consolidate, il SIRM vuole esprimere la parola e l’impegno del Ticino nel settore della medicina rigenerativa, una delle scommesse più avvincenti della medicina moderna.”

Massa ha quindi citato il recente rapporto dell’IRE, l’Istituto di Ricerche economiche dell’USI, “Ticino Futuro. Riflessioni per un itinerario economico ticinese”, rapporto che individua nelle biotecnologie uno dei 4 fondamentali meta-settori da porre al centro della strategia di sviluppo socioeconomico del Ticino. “Siamo tutti consapevoli – ha concluso Massa – che non c’è sviluppo del settore biotecnologico senza un impegno forte nella ricerca biomedica e biotecnologica. Siamo pure consapevoli che tale impegno va inquadrato in un modello organizzativo professionale e comprovato, che garantisca agilità e autonomia per quanto attiene il processo decisionale. Il modello, per intenderci, che al Cardiocentro ha dimostrato di poter assicurare qualità delle cure, rigore scientifico e innovazione”.

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