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COMANOLa RSI punta al web: La2 chiuderà i battenti

18.03.15 - 06:00
Il secondo canale è destinato a sopravvivere solo online. Canetta: “È un momento di cambiamenti epocali per il mondo dei media”
Foto Tipress
La RSI punta al web: La2 chiuderà i battenti
Il secondo canale è destinato a sopravvivere solo online. Canetta: “È un momento di cambiamenti epocali per il mondo dei media”
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COMANO - Il canale RSI La2 è destinato a sparire, perlomeno dagli schermi televisivi tradizionali. L’intenzione, secondo nostre informazioni, è infatti di trasferire entro cinque-sei anni l’offerta dell’emittente sul web, per rispondere ulteriormente alle esigenze dei telespettatori. Telespettatori sempre più orientati a una fruizione mobile e individuale dei contenuti. Le voci su una possibile scomparsa del secondo canale pubblico di lingua italiana si susseguono già da tempo. Ma ora un progetto in tal senso, che l’altro ieri è inoltre stato presentato al personale Rsi, starebbe effettivamente prendendo forma.

“Tutto dipenderà da quale sarà il modo migliore per raggiungere il pubblico del prossimo futuro” ci dice Maurizio Canetta, direttore RSI, da noi interpellato sulla questione. “Sarebbe davvero prematuro prendere oggi decisioni concrete – continua – ma è chiaro che ogni azienda nel settore dei media deve valutare con attenzione le nuove possibilità tecnologiche e i nuovi modi di produzione, che ci possono permettere di avere una presenza maggiore in forme differenziate. Viviamo un’epoca di mutamenti continui e quindi nulla può essere escluso: la base del successo di domani è l’attuale offerta della RSI, che bisognerà adattare agli sviluppi dell’era digitale”.

Attualmente l’azienda di Comano sta riflettendo sul proprio futuro. E lo fa nell’ambito del progetto ‘Vicinanza al pubblico digitale’, cioè “una visione – spiega Canetta – che prevede lo sviluppo della nostra offerta audiovisiva”. Ma quali sono le tempistiche? “Il progetto si inserisce in un panorama temporale aperto e ha un orizzonte verso gli anni 2020, con l’obiettivo di assicurare l’avvenire a lungo termine della Rsi e del servizio pubblico in lingua italiana” conclude.

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