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CANTONE Fuga dei cervelli, il 60% dei ticinesi preferisce il cantone

13.03.15 - 11:42
Fuga dei cervelli, il 60% dei ticinesi preferisce il cantone

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato risponde a una interrogazione di Matteo Quadranti sulla fuga dei cervelli. Alla domanda sui dati dei diplomati/laureati ticinesi che dopo gli studi fuori dal Ticino, non fanno rientro nel Cantone per lavorare, il Governo fornisce alcuni dati federali.

I grafici illustrano un saldo un saldo negativo per il Ticino con una perdita migratoria del 10% a un anno dalla conclusione degli studi universitari e dal 18% a cinque anni dalla laurea. Dati comunque inferiori ad altri cantoni come San Gallo, Vallese, Argovia e Lucerna.

Secondo il Consiglio di Stato, tuttavia, il deflusso dal Cantone si è ridotto considerevolmente negli ultimi anni e il fenomeno è legato alla nascita dell'USI e all'evoluzione della Supsi.

Nel 2013, il 15% di tutti gli studenti ticinesi che hanno scelto una formazione universitaria era iscritto all'Usi e il 73% alla Supsi.

Inoltre secondo i dati federali, la percentuale dei laureati che hanno mantenuto la residenza in Ticino a 5 anni dalla fine degli studi è relativamente alta attestandosi all'80% nell'ultimo quadrienno. Se si considerano i dati relativi ai laureati che hanno scelto il Ticino quale luopgo di lavoro la percentuale diminuisce tra il 2007 e il 2013, al 60%. Alcuni laureati in questo caso continuano gli studi oppure lavorano fuori Cantone.

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