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LUGANO100.000 visitatori per l’esposizione del Museo delle Culture a Parigi

27.02.15 - 14:31
100.000 visitatori per l’esposizione del Museo delle Culture a Parigi

LUGANO - 100.000 visitatori per l’esposizione di stampe giapponesi del Museo delle Culture alla Pinacotèque de Paris. Un successo ottenuto a Parigi, dove l’esposizione temporanea intitolata «L’art de l’amour au temps des geishas. Les chefs-d’œuvre interdits de l’art japonais», si è tenuta dal 5 Novembre 2014 al 15 Febbraio 2015.

Il progetto del Museo delle Culture ha conquistato il pubblico parigino: “Un progetto elegante e raffinato, con una curatela impeccabile e una visione innovativa nell’interazione fra pittura, incisione, arti applicate e arte contemporanea. Un’esposizione che il nostro pubblico ha mostrato di comprendere e apprezzare”», commenta il direttore della Pinacothèque, Marc Restellini.

“Il progetto - aggiunge il direttore del Museo delle Culture, Francesco Paolo Campione – è nato sulla scorta di un lungo lavoro di ricerca e valorizzazione di una collezione che abbiamo acquisito negli anni. Un impegno di schedatura, studio e confronto scientifico, al quale hanno collaborato Marco Fagioli, fra i maggiori esperti viventi di stampe giapponesi, i colleghi dell’Università ‘Ca’ Foscari’ di Venezia e altre istituzioni culturali europee”.

L’esposizione parigina, la 75ª realizzata dal Museo delle Culture dal 2006 a oggi, ha proseguito il lavoro delle prime due, realizzate nel 2010 sul tema della bellezza femminile e dell’arte dell’amore durante il periodo Edo: la prima al Palazzo Reale di Milano e la seconda all’Heleneum. Rispetto a queste, l’esposizione parigina si è arricchita di una più ampia sezione di bijinga («immagini di belle donne»), di opere d’arte applicata giapponesi del XVII-XIX secolo, provenienti dal Museo d’Arte Orientale di Torino e da una famosa collezione che il Principe Enrico II di Borbone acquistò durante il suo viaggio in Asia, tra il 1887 e il 1889, oggi conservate al Museo d’Arte Orientale di Venezia. Il progetto ha inoltre messo a confronto le opere della tradizione settecentesca e ottocentesca con l’arte contemporanea giapponese e i capolavori di alcuni fra i più celebri autori di manga.

 

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