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CANTONEFranco forte, la storia si capovolge: ora siamo noi 'a fare gli italiani'

19.01.15 - 06:00
L’hi-tech era uno dei pochi settori dove ancora convenivano gli acquisti frontalieri: con il nuovo cambio, adesso potrebbero essere i ticinesi ad aver convenienza a comprare oltreconfine
Franco forte, la storia si capovolge: ora siamo noi 'a fare gli italiani'
L’hi-tech era uno dei pochi settori dove ancora convenivano gli acquisti frontalieri: con il nuovo cambio, adesso potrebbero essere i ticinesi ad aver convenienza a comprare oltreconfine

LUGANO - C’erano una volta i pendolari del caffè, dello zucchero, dei dadi da brodo, dei moretti e della cioccolata. Varcavano la frontiera per il pieno e si accaparravano quel che qua era più conveniente o celebrato.

Mutarono i tempi, i tassi di cambio e le abitudini: la benzina rimase talvolta sì, talaltra no, l’unica ragione – economica, s’intende - per partire magari da Milano e raggiungere la Svizzera, e nel corso di una gita con i propri figli concedersi qualche affaruccio.

Storie di un passato che non torna: semmai, si capovolge. Perché se c’era ancora un bene di consumo, non primario, per il quale agli italiani conveniva in certo modo superare il confine, fino all’altro giorno almeno, era tutto ciò che gira intorno alla tecnologia. Al lordo delle dichiarazioni doganali, quell’iphone 6 da 16Gb che in patria costava 729 euro, prezzo di listino Apple, nella Confederazione faceva 759 franchi: 632 euro al cambio di 1.20. Che dire dell’iphone plus 6 128Gb, il più costoso: 1059 euro di là, 1119 franchi di qua, vale a dire 932 euro.

Adesso la situazione si ribalta: e a correre in Italia ad acquistare hi-tech potrebbero essere gli svizzeri, finora in trasferta solo per la spesa alimentare, più vantaggiosa a prescindere dal franco forte o debole. Con il rapporto 1:1 segnato l’altro giorno dal mercato, comprare uno smartphone in provincia di Como o Varese consente un risparmio fra i 30 e i 60 euro: che incrementano poi con il recupero dell’Iva, oggi dal 22%. Svincolandosi dai prezzi formali decisi a Cupertino, online Mediamarkt vende l’iPhone 6 a 729, 879, 999 franchi; i modelli corrispettivi al Mediaworld sono 679, 839 e 949 euro: o franchi, a questo punto. Identica solfa per la concorrenza: il Samsung Galaxy A5 costa 409 euro, il Note Edge 869 in promozione; i prezzi elvetici sono rispettivamente di 479 e 1000 franchi.

Anche gli appassionati di videogiochi possono gongolare. La consolle Playstation 4 è venduta a 398,99 euro in Italia, 478 franchi con il cambio a 1.20 in vigore la scorsa settimana: ma, da oggi, l’acquisto sul mercato dell’euro che vale quanto il franco conviene di gran lunga, visto che in Ticino si pagherebbero 449 franchi: una cinquantina in più al lordo del 22% dell’Iva.

Dove invece non c’è affare è con la fotografia: sarà forse che i telefonini, volenti o nolenti i professionisti dell’immagine, stanno soppiantando le ottime reflex, fatto sta che una Canon Eos 700D si acquista in Italia, sempre con lo shopping virtuale Mediaworld, a 899,99 euro; al Mediamarkt sono 679 franchi.

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