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La categoria è senza un contratto collettivo di lavoro. Ora bisogna verificare se le aziende rispettano la legge sul lavoro
BELLINZONA - Le organizzazioni giornalistiche syndicom e impressum sollecitano gli ispettorati del lavoro a verificare in tutte le redazioni della Svizzera tedesca e del Ticino, che non sottostanno a un contratto collettivo di lavoro, se le imprese mediatiche rispettano la legge sul lavoro.
“I collaboratori del settore dei media sono colpiti con sempre maggiore frequenza da malattie professionali a causa del lavoro eccessivo”, constata Urs Thalmann, direttore di impressum. Nina Scheu, portavoce di syndicom, aggiunge: "Non è possibile garantire una qualità sostenibile, se il carico di lavoro di giornaliste e giornalisti è eccessivo".
L’intervento degli ispettorati del lavoro ha già obbligato alcuni datori di lavoro a registrare gli orari di lavoro dei propri collaboratori, riferiscono le organizzazioni. "Grazie alla registrazione della durata del lavoro, giornaliste e giornalisti hanno almeno potuto compensare le ore prestate in eccesso, in caso di superamento degli orari di lavoro massimi legali di 45 ore alla settimana, ciò che finora è accaduto molto frequentemente".
Syndicom e impressum, inoltre, presentano una petizione all’Associazione dei media svizzeri, affinché sia possibile riavviare le trattative per un nuovo contratto collettivo di lavoro. "In questa occasione sarà inoltre possibile discutere su delle forme semplificate di registrazione della durata del lavoro".
