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LUGANO “Rovinato dalle slot machine”

17.12.14 - 06:09
Testimonianza dal tunnel del gioco d’azzardo. Fuori dopo tredici anni di dipendenza
tipress
“Rovinato dalle slot machine”
Testimonianza dal tunnel del gioco d’azzardo. Fuori dopo tredici anni di dipendenza

LUGANO - Il gioco d’azzardo? «In poco tempo rovina la propria esistenza». Lo sa bene Simone, 43enne del Luganese, che per tredici anni è rimasto nel tunnel delle slot machine. «Ero un abitudinario dei casinò presenti nella regione, ci andavo praticamente tutti i giorni, ogni volta che ne avevo la possibilità» ci racconta. «Avevo cominciato un po’ per caso e una vincita immediata di qualche centinaio di franchi mi aveva dato l’illusione che il gioco avrebbe potuto risolvere tutti i miei problemi finanziari». Ma da quel momento la situazione è soltanto peggiorata. «I miei debiti non hanno fatto altro che aumentare: giocavo il mio stipendio e quello di mia moglie, a un certo punto mi facevo anche prestare soldi dagli amici. Ho persino rischiato di giocarmi la macchina».

Ora Simone è fuori dal tunnel, è riuscito ad allontanarsi dal gioco d’azzardo. Ma non è stato facile. «Ci avevo provato frequentando dei gruppi di sostegno dei giocatori anonimi. Non era però servito a molto, poiché continuavo a ricaderci». La svolta definitiva è poi arrivata con la nascita del figlio. «A quel punto ho deciso che ci voleva un’autodiffida dalle case di gioco, sia in Svizzera si in Italia». Ma gli effetti della dipendenza dal gioco d’azzardo si sono fatti sentire anche negli anni successivi, in cui Simone ha perso la famiglia e ha dovuto ripagare i suoi debiti: «Il rapporto che si era costruito con la mia ex moglie non era sufficientemente solido».

Ora Simone non sente più il bisogno di giocare. «Ma per sicurezza mantengo le diffide» ci dice. «Ritengo comunque che il gioco sia il peggior vizio che esista – conclude – perché ti prende dal punto di vista psicologico e annienta completamente la dignità dell’individuo».

Uno slogan per prevenire - Si stima che in Ticino siano circa 3 000 i giocatori eccessivi. E per aiutarli c’è il Gruppo Azzardo Ticino-Prevenzione, che con un concorso lanciato su tio.ch ha ora scelto un nuovo slogan: “Fortuna un corno”. Lo ha proposto Monica Peduzzi di Breganzona, una dei trecento partecipanti al concorso «Ci è piaciuto perché il gioco d’azzardo è basato sul caso, quindi la fortuna non c’entra nulla» ci spiega Anna Maria Sani, coordinatrice del gruppo. «La campagna di prevenzione che sarà proposta a partire dal 2015, è indirizzata ai giovani, che sono le persone più a rischio di cadere in una dipendenza da gioco».

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