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CANTONECCL nei media ticinesi, "si riaprano le trattative"

14.11.14 - 16:07
CCL nei media ticinesi, "si riaprano le trattative"

LUGANO - L’Associazione Ticinese dei Giornalisti e syndicom – il sindacato dei media e della comunicazione - invitano gli editori dei giornali ticinesi ad intraprendere le trattative per giungere ad un Contratto Collettivo di Lavoro, dopo 10 anni di vuoto contrattuale.

Nell’ambito della azione nazionale denominata “schlägt 13/scocca il 13” le due organizzazioni che raggruppano la maggioranza dei giornalisti e delle giornaliste ticinesi, ATG e syndicom, hanno scritto agli editori dei due principali quotidiani ticinese allora firmatari del CCL, il Corriere del Ticino e La Regione, una lettera aperta per chiedere di aprire delle trattative in vista di un nuovo Contratto Collettivo di Lavoro. I giornalisti e le giornaliste degli organi di stampa e dei portali internet da ben 10 anni sono senza un contratto quadro che regoli tutti gli aspetti del loro rapporto di lavoro con gli editori.

Come dimostrato anche da una recente Inchiesta sulle condizioni di lavoro dei giornalisti e delle giornaliste, promossa da ATG, syndicom e Sindacato Svizzero dei Mass media, la mancanza di un CCL ha portato al peggioramento delle condizioni di lavoro per molti giornalisti e giornaliste in Ticino. "Questa situazione inevitabilmente si ripercuote sulla qualità del lavoro giornalistico e inevitabilmente sulla qualità del prodotto".

ATG e syndicom si sono decise a presentare questa iniziativa, dopo che 10 anni di attesa non sono bastati per spingere gli editori svizzero tedeschi e quindi ticinesi a trattare un nuovo CCL. "Fiduciosi che tale appello verrà accolto, ATG e syndicom sono sicure che la conclusione di un CCL regionale, oltre a consentire ai giornalisti e le giornaliste ticinesi di lavorare con più tranquillità, darà prestigio e credibilità agli editori".

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