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LUGANO - Il Partito Comunista è soddisfatto dell'apertura di un'inchiesta da parte della Polizia della Città di Lugano, in merito al presunto abuso di polizia avvenuto lo scorso 10 settembre ai danni di una persona di colore al Parco Ciani di Lugano.
Rimangono dubbi sul reale svolgimento dei fatti, vista la differenza tra la denuncia di un testimone e la replica della Polizia comunale. "E' una situazione preoccupante" scrive il coordinatore della sezione luganese Edoardo Cappelletti "che merita massima serietà di analisi: ne va della credibilità stessa delle forze dell'ordine".
La Polizia Comunale è inoltre invitata ad attenersi al proprio ruolo nel rispetto della legge e a "rifuggire dalla sterile equazione ''nero = spacciatore'' che, nel suo comunicato stampa, risulterebbe espressa in modo preoccupante. Fino a prova contraria viviamo in uno stato di diritto, dove non c'è spazio per la giustizia sommaria né ad opera della Polizia né di nessun altro".
