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LUGANO - La Lega dei Ticinesi parteciperà attivamente al referendum lanciato dall’ASNI contro gli accordi fiscali con Gran Bretagna, Germania ed Austria, raccogliendo le firme in Ticino.
"Gli accordi in questione, unitamente ad una “strategia” autolesionista in materia di piazza finanziaria voluta dal Consiglio federale e dalla FINMA (vedi obblighi di autocertificazione, “denaro pulito”, eccetera) se messi in vigore, avrebbero conseguenze disastrose sulla piazza finanziaria, portando alla perdita di migliaia di posti di lavoro in Ticino", dice la Lega, secondo cui "gli accordi imporrebbero alla Svizzera di fungere da esattore fiscale per Stati che non sono in grado di riscuotere le imposte dai propri cittadini".
La Lega rifiuta i cedimenti dell’autorità federale nei confronti dell’Unione europea. A ciò si aggiunge che secondo il partito, gli accordi referendati costituirebbero un precedente che avrebbe conseguenze definite "catastrofiche" nell’ottica delle trattative con l’Italia.
