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NOVAZZANOTre anziani salvati da due eroi

14.06.12 - 15:29
Un lavoratore notturno ed un infemiere hanno sfidato le fiamme per salvare tre anziani bloccati dall'incendio
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Tre anziani salvati da due eroi
Un lavoratore notturno ed un infemiere hanno sfidato le fiamme per salvare tre anziani bloccati dall'incendio

NOVAZZANO - I danni arrecati dalle fiamme alla casa di via Casate a Novazzano sono stati ingenti, ma il bilancio definitivo dell’incendio di questa notte poteva essere decisamente peggiore. Soprattutto dal punto di vista delle vite umane. La definizione migliore è quella classica, “tragedia sfiorata”. A confermarlo è Giorgio Milani, l’uomo che insieme ad un infermiere della Casa di Cura Girotondo, ha tratto in salvo i tre inquilini anziani della casa privata, prima che giungessero sul posto Polizia e Pompieri.

“Sono passato di lì alle 4:20 circa. Lavoro di notte per la consegna del giornale 20 minuti. Dopo aver consegnato i giornali in un’area di servizio, tornato in auto, ho visto delle fiamme sul balcone della casa. Ho suonato il campanello ma non mi rispondeva nessuno. Allora ho chiesto aiuto alla casa di cura di fronte. Ho prima detto di allertare i pompieri. Poi dopo due minuti è venuto fuori un infermiere, un ragazzo. Insieme abbiamo suonato di nuovo il campanello, mentre gridavamo, “svegliatevi, svegliatevi”. Ma nulla. Abbiamo svegliato i vicini di casa che ci hanno confermato che in quella abitazione c’erano tre anziani. Allora abbiamo provato a sfondare la porta senza riuscirci, quindi siamo passati alla finestra. Abbiamo spaccato la tapparella e siamo entrati. L’infermiere ha trovato una signora al piano superiore nel bagno, mentre io ho trovato un uomo nella camera da letto in piedi con le stampelle. L’ho preso e l’ho accompagnato giù. C’era una seconda donna a pian terreno, siamo rientrati e portato fuori anche lei. Quando siamo usciti, le fiamme avevano invaso il balcone e abbiamo sentito i vetri rompersi, penso nella camera da letto”.

Secondo Milani, i tre inquilini erano sotto choc. “Non capivano cosa stesse accadendo. Erano molto anziani, probabilmente dormivano e non si sono accorti di niente. In pratica li abbiamo svegliati con il suono del campanello. Pensi che la signora che stava al pian terreno, una volta fuori, voleva tornare per spegnere il cero sul comò”.

Una volta usciti, è arrivata la Polizia, i tre inquilini sono stati fatti prima sedere su una panchina, quindi portati con le carrozzelle nella Casa di Cura.  “Abbiamo appurato che non ci fosse più nessuno in casa, poi sono arrivati i vicini e la Polizia. Non erano ancora arrivati i pompieri, ma io sono andato via. Sa, ho degli orari da rispettare nel mio lavoro. Tutto è durato circa venti minuti.”    
Milani spiega di non avere avuto paura, “In quei momenti lì non stai a pensare molto anche perché dopo che abbiamo saputo che c’erano tre anziani, la prima cosa è stata di  entrare dentro nel più breve tempo possibile. Se non entravamo noi, sinceramente non so cosa sarebbe accaduto.” Ed usa parole di elogio per l’infermiere della Casa di Cura che lo ha aiutato e di cui non conosce il nome. “E’ stato davvero coraggioso. Se non c’era il ragazzo, neanche io avrei potuto far niente”.
 

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