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CONFINEI sindaci di frontiera: "Bene lo sblocco dei ristorni"

10.05.12 - 17:28
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I sindaci di frontiera: "Bene lo sblocco dei ristorni"

COMO - "La ripresa del dialogo tra il governo italiano e quello della Confederazione elvetica su tutta la partita fiscale ha consentito di sbloccare i 28 milioni di franchi destinati ai Comuni frontalieri che erano stati congelati. Si tratta di una boccata d'ossigeno indispensabile per decine di piccoli Comuni che stavano vedendo messi in crisi i loro sempre più risicati bilanci". Lo afferma il Coordinatore nazionale Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) dei Piccoli Comuni Mauro Guerra.

"L'importante risultato deriva dall'iniziativa del Governo e dalla determinante spinta venuta dalla forte e continua mobilitazione animata dai Sindaci dei Comuni frontalieri", spiega Guerra. "Mobilitazione e iniziativa che, sono certo, continueranno per vigilare e concorrere a determinare le nuove regole relative ai ristorni dei lavoratori frontalieri, in modo che non venga meno una fonte determinante di entrate a sostegno degli investimenti".

Soddisfatto anche il presidente della Commissione Montagna dell'Anci, Enrico Borghi: "lo sblocco dei ristorni è chiaramente una buona notizia, il mancato trasferimento di queste somme avrebbe messo a rischio servizi fondamentali per i nostri piccoli Comuni montani di confine, già vessati da nuove tasse, oltre a infrangere un patto tra Stati. Ma bisogna adesso presidiare la nuova bozza di accordo, soprattutto alla luce della richiesta del Canton Ticino di abbassare il tasso al 12,5%", percentuale pari a quella prevista nell'accordo concluso dalla Svizzera con Vienna sui lavoratori austriaci. "Un taglio di ben 26 punti percentuali che inciderebbe troppo - conclude Borghi - sulle nostre Comunità di frontiera".

Ats Ans

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