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MAGLIASOCitterio, famiglia di sindaci. E Monti: "Una trombata madornale!"

29.04.12 - 17:37
L'ormai ex sindaco polemico con chi gli ha chiesto di ripresentarsi. "Il mio errore è stato mettermi in lista"
Foto archivio TI-Press
Citterio, famiglia di sindaci. E Monti: "Una trombata madornale!"
L'ormai ex sindaco polemico con chi gli ha chiesto di ripresentarsi. "Il mio errore è stato mettermi in lista"

MAGLIASO - Nella giornata del cielo azzurro malgrado le nuvole, secondo la definizione del presidente PPD Jelmini, una nota stonata va parzialmente a rovinare la festa popolare democratica. Giunge da Magliaso, dove il sindaco Marino Monti, in carica da 24 anni, è stato spodestato dal liberale-radicale Roberto Citterio. Che quasi quasi non si capacita del suo brillante risultato. "Sì, una brillante elezione della quale sono io il primo ad essere sorpreso" commenta Citterio. "Non pensavo che ci sarebbero stati questi margini (366 a 215 n.d.r.). Ma al di là della mia vittoria personale, è una vittoria storica per il PLR. Magliaso è sempre stata una roccaforte del PPD, penso non ci sia mai stato un altro partito al potere qui a Magliaso. Abbiamo rotto un'egemonia incontrastata del PPD."

Citterio però ci tiene a specificare che tra lui e Monti non esiste nessun antagonismo. "No, assolutamente, io con Marino Monti ho un rapporto di amicizia, ho lavorato per 12 anni con lui in Municipio e ho imparato tanto da lui. Ormai a un ballottaggio si è avversari, ma se a me non fosse andata bene avrei riconosciuto la sua vittoria e per me non sarebbe cambiato niente. Sarei rimasto in Municipio con lo spirito di collaborare con i colleghi."

Ci sarà qualche collaborazione speciale con Porza, comune guidato da suo fratello Franco?
"Siamo un po' distanti tra Porza e Magliaso... (ride). Le collaborazioni dobbiamo farle con i comuni vicini, potremo però scambiarci qualche esperienza, qualche consiglio."

E con Marino Monti, ci sarà collaborazione?
"Io sono pronto a collaborare con tutti, non voglio tagliare le gambe a nessuno. Sarà Marino Monti a dover decidere se andare avanti come municipale o meno."

Per concludere, in famiglia ci sono altri sindaci pronti nel cassetto?
"Mio zio, Balerna, è stato sindaco di Locarno. È stato lui l'apripista dei sindaci di famiglia. Ma adesso a breve termine non c'è nessuno, le mie figlie sono ancora giovani. "

Sentiamo poi il parere di Marino Monti che, con la sua consueta carica di energia, si scaglia contro chi gli ha chiesto di ripresentarsi senza poi assicurargli il dovuto sostegno. "Una trombata madornale! Vuol dire che chi mi aveva pregato di mettermi di nuovo a disposizione ha poi girato le carte in tavola. In parole povere la realtà è questa."

Lei andrà comunque avanti in seno al Municipio?
"Dopo 24 anni come sindaco, lascio la politica. Io non volevo neanche andare in lizza, ma poi ci sono state delle pressioni, anche da parte dell'attuale sindaco. Lui diceva che il suo datore di lavoro non gli avrebbe mai dato il permesso di fare il sindaco, per cui occorreva che io mi presentassi di nuovo. Poi si è fatto manipolare dal suo partito e alla fine il permesso l'ha ricevuto. Poi c'è stato tutto un giro di promesse, con la Lega e giù di lì, e adesso è sindaco lui. Gli auguro tante soddisfazioni, io la mia parte l'ho fatta."

Come giudica il suo operato come sindaco?
"Sono orgoglioso di quanto fatto in 24 anni, ho messo lì un Comune che è un gioiello invidiato da tutti. Col senno di poi direi mai più mettersi a disposizione dopo 24 anni di sindaco. Bisognerebbe avere il coraggio, malgrado le pressioni, di farsi da parte. Perché motivi per cui non mi hanno votato non ce ne sono, è semplicemente che le persone volevano un cambiamento. Io mi ero messo a disposizione per senso di responsabilità, ma se avessi saputo che Citterio avrebbe potuto fare il sindaco mi sarei ritirato subito. L'errore base è stato quello, mettermi in lista."

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