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SVIZZERA / TICINOSan Gottardo chiuso, l'alternativa della ferrovia non basta

23.04.12 - 12:23
Uno studio pubblicato oggi dimostrerebbe che i rapporti della Confederazione sulla possibilità dei treni navetta alla chiusura per 900 giorni della galleria autostradale del San Gottardo sono "lacunosi e inattendibili"
Keystone (archivio)
San Gottardo chiuso, l'alternativa della ferrovia non basta
Uno studio pubblicato oggi dimostrerebbe che i rapporti della Confederazione sulla possibilità dei treni navetta alla chiusura per 900 giorni della galleria autostradale del San Gottardo sono "lacunosi e inattendibili"

BIASCA - Il sistema San Gottardo? Non funziona secondo il comitato per il completamento autostradale del collegamento nord sud.

La convinzione che l'analisi e lo studio di fattibilità elaborato dalla Confederazione non siano realizzabili nasce dalla constatazione del comitato che "la fattibilità delle proposte delle autorit federali non è dimostrata e i reali impatti sul sistema ferroviario e sul territorio sono stati verificati solo prazialmente e sono stati sottovalutati".

In altre parole un tunnel ferroviario esistente e una nuova galleria di base non sarebbero sufficienti per assicurare un sistema di treni-navetta efficace.

Il comitato per il completamento del Gottardo in una nota stampa "stigmatizza il fatto che le autorità federali abbiano fornito basi di valutazione inattendibili per decidere del futuro dell'asse sud-nord e invita il Parlamento federale il Consiglio fedrale a tenere conto di questi elementi fondamentali nelle decisioni che dovranno essere prese nei prossimi mesi".

Il comitato si basa su uno studio realizzato dalla società di ingegneria ticinese Lucchini-Mariotta finalizzato a valutare le capacità di trasporto delle gallerie ferroviarie del "Sistema Gottardo", cioè della linea esistente e del nuovo tunnel di base. Uno studio per verificare se i treni navetta paventati dalle autorità federali possono essere un'effettiva alternativa alla chiusura per 900 giorni della galleria autostradale del San Gottardo.

"La complessità di funzionamento è stata chiaramente sottovalutata e la problematica dell’esercizio ferroviario e della stabilità dell’orario è stata ignorata - si legge nella nota - per cui le valutazioni sulla capacità della rete sono da considerare lacunose e puramente teoriche. Non sono nemmeno state sviluppate ipotesi sull’evoluzione del traffico stradale né valutazioni chiare sull’efficacia dei nuovi servizi per assicurare la mobilità delle persone e delle merci. Infine, sono risultate totalmente insufficienti le valutazioni sul funzionamento dei terminali previsti per i treni-navetta, sul loro inserimento nel territorio e sulle modalità di accesso e di carico-scarico per i veicoli leggeri e i veicoli pesanti.

Assenti anche stime finanziare credibili, in particolare per ciò che concerne gli investimenti infrastrutturali, così come analisi serie sull’impatto territoriale, che risulta devastante per i comuni sul cui territorio andrebbero costruiti tali terminali.
Lo studio indica chiaramente come i problemi di implementazione dei treni-navetta e le conseguenze sulla “stabilità” dell’esercizio ferroviario siano stati sottovalutati. In determinate situazioni sarebbe inevitabile la riduzione di capacità per altri trasporti come quello delle merci e sarebbero comunque necessarie misure più ampie di quelle paventate per garantire un’alternativa all’evoluzione del traffico stradale. Inoltre, le infrastrutture necessarie sarebbero importanti e di complessa integrazione nella rete esistente e i terminali di carico e le relative infrastrutture d’accesso stradali porrebbero seri problemi d’integrazione sul territorio. Anche con ingenti investimenti di centinaia di milioni di franchi, le capacità disponibili non permetterebbero di rispondere alla futura domanda di trasporto.

Il Comitato per il completamento del San Gottardo ritiene sconcertante il fatto che le autorità federali abbiano pubblicato con leggerezza studi parziali ed incompleti che dovevano servire da base decisionale per scelte di politica dei trasporti di importanza strategica fondamentale per tutta la Svizzera per i prossimi decenni. Si esige quindi che il Parlamento federale (ed in particolare le sue commissioni) ed il Consiglio federale tengano conto di questi elementi assolutamente imprescindibili nelle decisioni che saranno chiamati a prendere nei prossimi mesi.

 

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