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TICINOGiorni contati per i ragazzi fumatori: anche in Ticino è in arrivo il divieto

10.04.12 - 07:10
In ritardo rispetto all'alcool, e agli altri cantoni, arriva entro fine anno il limite di età per l'acquisto di tabacco
Foto archivio Keystone
Giorni contati per i ragazzi fumatori: anche in Ticino è in arrivo il divieto
In ritardo rispetto all'alcool, e agli altri cantoni, arriva entro fine anno il limite di età per l'acquisto di tabacco

BELLINZONA - "In Ticino non c'è una limitazione d'età. Se un bambino di 4 anni vuole comprare le sigarette, non c'è una legge che punisce chi gliele vende”. Esordisce così il presidente dell’Associazione svizzera non fumatori, Alberto Polli, quando gli chiediamo un parere sui risultati di una nostra mini-inchiesta tra i giovani, dalla quale è emersa l’estrema facilità con cui essi si procurano le sigarette. “Il limite di 16 anni che vede scritto sui cartelli dei chioschi è solo una loro autoregolamentazione. Per parare il colpo su una limitazione a 18 anni si sono autoimposti questo limite, che però raramente viene rispettato”.

I cassetti del Governo - Eppure in altri cantoni si possono persino osservare i distributori automatici con lettore di carta d’identità. Come mai in Ticino non esiste una legge in tal senso? “Ogni cantone è libero di agire come vuole. In Ticino esiste un progetto di legge, già approvato dal Gran Consiglio nel 2009, che però si è arenato nei cassetti del dipartimento e non è ancora tornato indietro come legge. In questo caso è Beltraminelli che deve tirarla fuori dal cassetto, ma sta tergiversando”.

“L’avrebbe dovuta tirare fuori già Pesenti, che però poi ha lasciato e ha passato la patata a Beltraminelli, che aveva anche altre cose da fare e non l'ha ancora portata in Gran Consiglio per approvazione” spiega Polli. “Sarebbe ora che lo faccia”.

Tempi tecnici - Come risponde Beltraminelli alle accuse di lentezza che gli vengono mosse? "È vero, attualmente non esiste nessun limite di età per l’acquisto di sigarette” spiega il direttore del Dss. “Però in seguito a due iniziative parlamentari, una di Regazzi e Ghisolfi che chiedeva un limite a 16 anni, l’altra di Kandemir Bordoli che puntava ai 18, il Gran Consiglio aveva accolto nel 2009 un progetto di legge, con un accordo sul divieto di vendita sotto i 18 anni.”

“Io sono al dipartimento da un anno, ho trovato tante cose da fare e chiaramente ogni legge ha i suoi tempi tecnici. Abbiamo dovuto valutare soprattutto l'aspetto dei distributori automatici, perché non volevamo che il costo del loro adeguamento ricadesse sulle spalle dello Stato. Ma c’è un esempio virtuoso che proviene dal canton Argovia, dove è stato siglato un accordo con la Philip Morris, che si è assunta i costi della trasformazione dei distributori automatici, con il sistema del lettore di carta d’identità. Adesso resta ancora una piccola verifica giuridica, ma l’obiettivo è di mettere in vigore il nuovo regolamento entro quest'anno. Dopo daremo un termine, verosimilmente un anno, per trasformare tutti gli apparecchi. C’è voluto un po’ di tempo, ma era necessario per verificare tutti gli aspetti, perché non c'è nulla di peggio di approvare un regolamento e poi non poterlo applicare.”

Per la serie dei divieti aggirabili - Chiaramente il divieto di vendita non sarà anche un divieto di consumo. Per cui è logico pensare che i minorenni si procureranno le sigarette in altri modi. “Certo, ci sarà il ragazzo più grande che comprerà le sigarette per quelli più piccoli” afferma di nuovo il presidente dei non fumatori, Alberto Polli. “Anche con l’alcool è la stessa storia: lì il limite di età c’è, ma poi i test d'acquisto dimostrano che il 65% dei negozi vende tranquillamente alcool ai minorenni.”

18 anni sono tanti - Su questo aspetto Beltraminelli concorda pienamente. “La nostra intenzione è di fare opera di convincimento, non si vuole trasformare tutti in criminali, né trasformare la Svizzera in uno Stato poliziesco. Poi è chiaro che ogni divieto ha il suo rovescio della medaglia, a partire dal rischio che induca a trasgredire. Il limite per la vendita dell'alcool a 18 anni non impedisce ai minorenni di bere. Ho anch'io ragazze alle Medie e al Liceo e vedo che ci sono parecchi adolescenti che fumano. Il divieto di vendita comunque non è un divieto di consumo: non è che se adesso vedi un giovane di 16 anni che fuma significa che è un criminale. Oltretutto devo ammettere che, se si guarda la pratica, 18 anni è un limite quasi troppo alto, in molti Cantoni ci si è accontentati dei 16. Da noi è passata la misura più restrittiva, probabilmente per avere lo stesso trattamento dell'alcol.”

Priorità alla prevenzione - “Io sono per la protezione, ma senza cadere in troppa rigidità” conclude Beltraminelli. “Il mondo giovanile è un mondo variegato, l'importante è sempre la prevenzione. Poi talvolta ci vuole anche un po' di repressione, questo è chiaro.”

Capitolo mozziconi - E a proposito di repressione, Polli termina con un esempio proveniente da Oltreoceano. “È solo toccando il portamonete che si educa la gente. Come per i mozziconi: finché non si danno le multe a chi li butta in giro, ce ne saranno dappertutto. Come mai il ticinese medio qui butta in giro mozziconi dappertutto ma se va a New York non lo fa più? Perché lì prende 50 dollari di multa. Bastano 8 ore di volo per farlo diventare una persona educata.”

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