Cerca e trova immobili

TICINOTicinesi, vi offriamo vacanze da sogno a... Porlezza

22.03.12 - 07:20
Cosa sta dietro le offerte di soggiorni a Luino o Porlezza che giungono nelle nostre buche delle lettere?
Foto TI-Press
Ticinesi, vi offriamo vacanze da sogno a... Porlezza
Cosa sta dietro le offerte di soggiorni a Luino o Porlezza che giungono nelle nostre buche delle lettere?

LUGANO - I primi tepori primaverili risvegliano il desiderio di vacanze. Un desiderio che in molti hanno represso durante l’inverno, visto che per raggiungere le mete più calde sarebbe occorso sborsare un bel gruzzoletto, ma che ora può essere sguinzagliato in tutto il suo vigore, e magari anche realizzato. Normale, quindi, che in questo periodo fiocchino le offerte di vacanze. Normale, anche, che in tempo di crisi gli operatori turistici pensino a promuovere destinazioni facilmente raggiungibili e, almeno in teoria, più a buon mercato.

Almeno il viaggio è breve - Ma, dopo aver consultato i primi dépliant trovati in bucalettere, una domanda sorge spontanea: non è che gli operatori stiano un po’ ingigantendo la crisi? A sostegno di questa domanda, due offerte su tutte: una del Touring Club, associazione che conta ben 1,6 milioni di soci in Svizzera, l’altra di Aldi, una delle principali catene di supermercati europee. Dove ci vogliono mandare in vacanza queste due autorevoli e potenti società? A Porlezza e a Luino. Sì, proprio a un tiro di schioppo dal confine.

Dove sta l'interesse? - A parte il mancato sostegno all’economia locale, di cui le due società sembrano farsi un baffo, viene spontaneo chiedersi quale ticinese potrà mai essere interessato a trascorrere un soggiorno sullo stesso lago che vede ogni giorno. La risposta noi non l’abbiamo, ma può darsi che TCS e Aldi vadano a caccia di nicchie di mercato di cui noi non conoscevamo l’esistenza, per cui abbiamo provato a girare la domanda direttamente a loro.

Il periplo di Aldi - Ma Aldi sembra non gradire le domande. O se le gradisce, non le capisce. Dopo aver invano tentato di contattare una sede centrale in Svizzera scopriamo che non esiste e che occorre rivolgersi in Austria. Dove ovviamente l’italiano, ma anche il francese sono lingue aliene. Rispolveriamo le nozioni scolastiche di tedesco e in qualche modo ci facciamo capire. Ci dicono addirittura che possono risponderci in italiano, ma via e-mail. Lodevole la disponibilità, meno la risposta in sé. Infatti Aldi, dimostrando di apprezzare molto Google Translator, manda una presa di posizione che è da scompisciarsi dalle risate.

Il capolavoro - "Come comunicato a voi (...), abbiamo inoltrato il tuo suggerimento per la nostra gestione del prodotto felice. I nostri clienti stanno cercando tutti i suggerimenti dei nostri clienti e cerchiamo anche di offrire di più per il futuro al di fuori della Svizzera al mercato per voi e tutti gli altri ospiti. Per esperienza possiamo dirvi più di tanto come gli svizzeri in Svizzera vuole andare in vacanza, questo è il motivo per cui la portata è maggiore per la Svizzera".

L'italiano è parlato anche Oltralpe - Per questioni di spazio vi risparmiamo la parte finale, ma le perle abbondano già solo nel paragrafetto iniziale. Passiamo quindi al TCS, che almeno dal profilo linguistico dimostra qualche competenza in più. "Sono offerte che elabora la sezione marketing, non dipendono dalla redazione" spiega Antonio Campagnuolo, caporedattore di Touring. "Di sicuro i ticinesi sono più interessati a destinazioni più lontane, ma non esistono solo loro. 30’000 copie dell’edizione italiana vanno fuori Cantone, quindi l’offerta ha un suo mercato".

Albergatori poco dinamici? - Campagnuolo racconta poi le difficoltà incontrate nel cercare un albergo partner in Ticino. "Mi ricordo che cinque-sei anni fa, quando ero stato incaricato di cercare un partner in Ticino, nessuno era interessato a collaborare con noi. Probabilmente gli albergatori ticinesi hanno abbastanza soldi, visto che non hanno mai voluto promuoversi tramite noi. Comunque se lei conosce qualcuno che è interessato a fare uno sconto ai nostri soci, ce lo indichi. Io mi ero impegnato molto attivamente, ma gli albergatori ticinesi ci hanno snobbato. Adesso piangono miseria, ma i primi che devono fare qualcosa sono loro. Ai tempi, con l’euro alto, i turisti in Ticino arrivavano alla grande per cui forse gli albergatori si sono un po’ addormentati. In Svizzera tedesca lottano per averci come partner, ma da voi niente..."

"Collaboriamo con tutti" - E gli albergatori ticinesi, come reagiscono alle accuse? "Ne prendiamo atto con dispiacere" afferma il direttore di Hotelleriesuisse Ticino, Fabio Corti. "Personalmente mi occupo da 5 anni dell’operatività di Hotelleriesuisse Ticino. in questi 5 anni abbiamo collaborato fattivamente con Ticino Turismo, con le Ffs e con chi si è dimostrato disponibile. Purtroppo non conosco il signor Campagnuolo che, se ci avesse contattati, avrebbe certamente ottenuto tutta la nostra considerazione e collaborazione."

Guardare avanti - "Dalle parole di Campagnuolo emerge quanto l’offerta turistica sia in Ticino poco integrata e come, invece di essere autocritici si cerchi di «scaricare responsabilità su terzi». Il nostro auspicio è quello di riuscire a collaborare con tutti gli operatori e di progettare un Ticino accogliente, ospitale, che consenta al turista di vivere un’esperienza indimenticabile" conclude Corti. "Se ci riusciremo avremo turisti soddisfatti e operatori entusiasti."

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE