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TICINOSan Gottardo, si coalizza il fronte antiraddoppio

07.03.12 - 13:24
Presentata questa mattina la coalizione "Per un collegamento sud-nord sostenibile e scorrevole". 14 associazioni ambientaliste della Svizzera Italiana
Tipress (archivio)
San Gottardo, si coalizza il fronte antiraddoppio
Presentata questa mattina la coalizione "Per un collegamento sud-nord sostenibile e scorrevole". 14 associazioni ambientaliste della Svizzera Italiana

LUGANO - La politica di trasferimento delle merci dalla strada alla rotaia è in difficoltà. Il Consiglio federale ieri, rispondendo a una questione sottoposta dal consigliere nazionale Fabio Regazzi, ha spiegato che gli obiettivi dell'Iniziativa delle Alpi non potranno essere raggiunti nei tempi previsti, ossia due anni dopo l'apertura all'esercizio di AlpTransit.           

Il Consiglio federale ha poi spiegato ieri che sarebbero almeno 1,8 i milioni di camion che attraverserebbero le Alpi senza le misure che sono già state adottate.

Entro il 2020, due anni dopo l'apertura di Alptransit, secondo il governo federale, porteranno a limitare a un massimo di 1 milione e 300mila camion i transiti di mezzi pesanti sotto il Gottardo.

Per coloro che sostengono la politica del trasferimento delle merci sulla ferrovia sono tempi duri. Il fronte a favore del raddoppio della galleria stradale del San Gottardo è coeso e vede schierati i governi cantonali dell'asse alpino.

Per controbattere a questa tendenza questa mattina è stata ufficializzata la coalizione "Per un collegamento sud-nord sostenibile e scorrevole". Una coalizione attiva da quasi due anni nell'ambito dei trasporti e composta da quattordici associazioni ticinesi ha lo scopo comune di conservare un Ticino vivibile e libero da valanghe di camion.

Secondo l'associazione, composta da ATA, Leventiva vivibile, WWF Svizzera italiana, Iniziativa delle Alpi, Medici per l'ambiente, Greenpeace, Sindacato SEV, Pro Natura, Associazione Liberali Radicali per l'Ambiente, Associazione cittadini per il territorio, Sos Mendrisiotto Ambiente, l'Associazione Amica, Capriasca ambiente, Comitato contro la superstrada Stabio est-Gaggiolo, trasferire le merci dalla strada alla ferrovia è possibile anche senza la costruzione di un secondo tubo. Per gli ambientalisti è quindi necessario procedere alla manutenzione della galleria stradale senza che si proceda a un raddoppio.

I punti principali esposti sono stati: la presenza assicurata di un collegamento Sud-Nord affidabile e scorrevole dopo l'apertura della galleria di base Alptransit, un aumento della sicurezza e più salute togliendo i camion dalla strada, il mantenimento degli obiettivi costituzionali sulla protezione delle Alpi, sul trasferimento e sulla diminuzione del traffico in transito grazie al potenziamento della ferrovia.

Sui motivi della necessità di coalizzarsi Andrea Barella, coordinatore per il Ticino, spiega che innanzitutto le diverse associazioni che fanno parte della coalizione potranno avere un coordinamento unico per quanto riguarda le informazioni ai media, che potranno così informare meglio i ticinesi sulle possibilità reali riguardanti la politica di trasporto combinato e sulle conseguenze negative sulla salute dei ticinesi causate dall'elevato numero di camion che attraversano il nostro cantone. "Nei primi mesi dell'anno sono già stati 42 i giorni in cui si è superato il limite di guardia per quanto riguarda la concentrazione di polveri sottili nel Mendrisiotto. L'aspetto riguardante le conseguenze del traffico su gomma sulla salute della popolazione del Mendrisiotto non è da sottovalutare. Ed è perciò che non dobbiamo mollare sulla questione del trasferimento delle merci sulla rotaia".

Una problematica questa che sembra essere passata un po' in secondo piano in un Ticino che, ultimamente, sembra essere più preoccupato delle conseguenze economiche della prospettata chiusura di 900 giorni della galleria stradale del San Gottardo. "Non è raddoppiando la galleria che si risolvono i problemi - spiega Barella. La possibilità di trasferire le merci sul treno ci sono. Prova ne è la possibilità di potenziare la capacità di trasporto merci su rotaia attraverso la RailValley,un progetto che ha l'ambizione di trasferire almeno 250mila passaggi di mezzi pesanti annui entro 10 anni.  E accampare scuse dal punto di vista della sicurezza per giustificare il raddoppio lo trovo disonesto. La galleria del San Gottardo così com'è è molto sicura. Lo dicono anche le statistiche, dalle quali emerge che l'incidenza di incidenti gravi nel San Gottardo è minore che nel Seelisberg che molti portano ad esempio quale galleria sicura".

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