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Pernottamenti a picco? Il viaggio di Ticinonline negli alberghi della Svizzera italiana. L'esperto: "Non è colpa degli albergatori. Il Ticino non è Cantone turistico"
LOCARNO – I pernottamenti alberghieri in Ticino sono calati del 4,6% nel solo 2011? Per giustificare le cifre diramate ieri dall’Osservatorio del turismo ticinese e dall’Ufficio federale di statistica si è data la colpa alla crisi, al franco forte… Ma forse c’è dell’altro. I prezzi a volte proibitivi ad esempio. Un problema che emerge anche dal viaggio di Ticinonline tra 26 hotel sparsi sul territorio. Ci siamo presentati alla ricezione degli alberghi con la stessa richiesta per tutti: una camera doppia per una notte (di week-end), con colazione. Periodo: bassa stagione (marzo). Target: 2-3 stelle, con qualche eccezione a 4 stelle.
Sottoceneri - Si parte da Lugano. Subito si capisce la tendenza generale: i prezzi variano a seconda dei giorni e soprattutto della disponibilità delle camere. In un hotel di media categoria una notte può eccezionalmente costare anche solo 100 franchi (è il caso dell’albergo Acquarello), ma anche toccare i 200 franchi come ad esempio all’albergo Nassa o al Colorado. Praticamente inavvicinabili per il comune mortale i 4 stelle. Illusioni al De La Paix: puoi avere una doppia a 225 franchi, ma a quel prezzo non hai la possibilità di disdire. Ergo: sotto i 270 franchi non si trova nulla. Brividi a Villa Sassa, dove una stanza può addirittura toccare i 570 franchi a notte.
Si va nel Mendrisiotto e i prezzi non calano: per una doppia in un 2-3 stelle paghi comunque almeno 150 franchi a notte. E in alcuni casi la colazione non è compresa.
Sopraceneri - Varchiamo il Ceneri, andiamo fino a Locarno. Con sorpresa constatiamo i 135 franchi a notte richiesti dall’hotel Dell’Angelo (3 stelle) in Piazza Grande. Tutto sommato vista la posizione è una cifra abbordabile. Per il resto la media è anche qui al di sopra dei 150 franchi a notte. Ad Ascona, dove tutto costa dal 20% al 30% in più rispetto al resto del Ticino, una doppia in un buon 3 stelle (Al Porto) costa sui 220 franchi. Per chi può permetterselo fanno ‘sognare’ i 420 franchi chiesti dall’Albergo Losone (4/5 stelle).
A Bellinzona per una notte all’Hotel Internazionale (3 stelle) si spendono 192 franchi. Al Gamper, che è un 2 stelle, 170 franchi.
Il parere dell’esperto - Prezzi tutt’altro che economici, verrebbe da dire. È forse anche per questo che diversi turisti decidono di non venire in Ticino? Abbiamo sottoposto i numeri (che vedete riportati nel dettaglio nella tabella in basso) a Corrado Kneschaurek, ex presidente di hotelleriesuisse Ticino. Che non si dichiara d’accordo sulle nostre impressioni. “Troppo facile dire che i prezzi sono alti. Ci si dimentica sempre che noi albergatori abbiamo un sacco di costi fissi che non possiamo tagliare. In primis quelli sul personale. Se si vuole la qualità…” Kneschaurek punta il dito contro i politici: “Continuano a dire che questo è un Cantone a vocazione turistica. Ma non è vero. Non riusciamo nemmeno a metterci d’accordo sugli orari d’apertura dei negozi e su una carta giornaliera per il turista, la cosiddetta Ticinocard. Il fatto è che mancano albergatori in politica. Ci manca qualcuno che faccia sentire la nostra voce”. Calano i pernottamenti. Colpa della crisi? Dell’euro? “Un po’ di tutto e il problema non riguarda solo il Ticino o la Svizzera. E non è che ci siano delle soluzioni immediate. Abbassare ulteriormente i prezzi degli hotel è impensabile. Soprattutto visto che le autorità ci vengono poco incontro, basti pensare all’aumento della tassa di soggiorno. No, mi spiace ma chi non sta più a galla è costretto a chiudere. Oppure a riciclarsi in un’altra attività”.
Patrick Mancini
