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CADENAZZOCristina Caccia, "non ci fu errore medico"

02.12.11 - 18:18
Le indagini non hanno evidenziato carenze nelle cure prestate alla ragazza, una delle tre vittime ticinesi dell'attentato di Marrakesh
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Cristina Caccia, "non ci fu errore medico"
Le indagini non hanno evidenziato carenze nelle cure prestate alla ragazza, una delle tre vittime ticinesi dell'attentato di Marrakesh

CADENAZZO - Per salvare la vita a Cristina Caccia, una delle tre vittime ticinesi dell’attentato di Marrakesh, fu fatto il possibile sia in Marocco, quanto in Svizzera. È quanto  stabilito dalla procura di Zurigo che aveva aperto un'inchiesta per accertare eventuali errori medici dopo il decesso della 25enne di Cadenazzo.

Le indagini - come riporta la Rsi - non hanno evidenziato carenze nelle cure prestate alla ragazza, rimpatriata il giorno successivo alla strage, la sera del 29 aprile. Soltanto con il senno di poi – è stata questa la conclusione degli inquirenti – si sarebbe potuto agire diversamente in alcune circostanze.

La famiglia Caccia ha ora deciso di non domandare alla magistratura zurighese l’assunzione di altre prove e per questo l’incarto verrà presto archiviato.

Il padre di Cristina, Arnaldo Caccia si dice dunque soddisfatto delle risposte ricevute dal medico: "ci ha permesso di capire meglio quanto successo".

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