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BELLINZONAUn uomo da solo tiene in pugno un'intera città

24.11.11 - 16:55
Caos per 'Bellinzona in luce'. Musica spenta alle 22 e 65 decibel al massimo. Clamorose indiscrezioni sull'incontro tra le autorità e il cittadino che aveva ricorso contro i rumori notturni
Tipress (archivio)
Un uomo da solo tiene in pugno un'intera città
Caos per 'Bellinzona in luce'. Musica spenta alle 22 e 65 decibel al massimo. Clamorose indiscrezioni sull'incontro tra le autorità e il cittadino che aveva ricorso contro i rumori notturni

BELLINZONA – A ‘Bellinzona in luce’ la musica si spegnerà alle 22. Alle 22.30 di venerdì e sabato sera. Il volume invece non dovrà superare i 65 decibel in uscita. Trapelano indiscrezioni imbarazzanti circa l’incontro tra le autorità e il privato che aveva fatto ricorso al Governo contro gli schiamazzi notturni in vista della rassegna natalizia bellinzonese. Dapprima aveva chiesto di sospendere l’organizzazione dell’evento. In seguito ha cercato di  imporre le sue regole. E stando a più fonti sembra che a spuntarla sia stato proprio lui. L’uomo, un personaggio di spicco, appellandosi alle norme, terrebbe in pugno l’intero Municipio.

Città morta - C’è grande preoccupazione tra chi si occupa nell’animazione serale nella capitale. Anche perché il limite orario delle 22 da qualche mese è diventato una regola per le manifestazioni all’aperto. E anche in questo caso le idee (e dunque le lamentele) arriverebbero dalla stessa persona. Un uomo autorevole, che da solo rischia di fare morire la vita notturna nel cuore della città, in Piazza del Sole.

Musi lunghi - D’altra parte basta proprio farsi un giro tra i bar della zona per capire che aria tiri. Tra gli esercenti musi lunghi e poca voglia di parlare. I clienti, invece, parlano eccome. E i pareri raccolti vanno tutti nella stessa direzione. Un altro segnale inquietante arriva dal concerto di Davide Van De Sfroos, tenutosi a settembre in Piazza del Sole. Alle 23 era già tutto finito. E si parla di deroga straordinaria.

Norme - Tra chi si occupa di animazione serale c’è chi di recente ha chiesto al Municipio di potere fare un concerto live all’esterno di venerdì sera. Richiesta rifiutata. Voci di corridoio spiegano che certe norme sono in vigore a livello cantonale. Ma che solitamente nessuno vi fa ricorso in maniera tanto puntigliosa. Il privato in questione invece rappresenta un’eccezione: conosce bene le norme e le usa per incastrare le autorità.

Il sindaco spera - Brenno Martignoni, sindaco di Bellinzona, si è sempre battuto per avere una città viva e accogliente. Le sue parole, seppur incoraggianti, non nascondono una certa preoccupazione.  “Noi abbiamo voluto dare al centro storico un indirizzo residenziale abitativo. Questo però comporta delle restrizioni che sono connesse a questa vocazione. Ci sono norme a cui i cittadini hanno diritto di appellarsi”. Martignoni cerca di guardare avanti, invitando tutti i bellinzonesi a stringersi attorno a Piazza del Sole nelle prossime settimane. “Penso che siamo riusciti ad avere un’animazione attrattiva, di gradimento. Abbiamo anche puntato su una pista più grande,  creando nuovi spazi per un momento ricreativo di svago per la famiglia e per i giovani”. Poi ci sono gli orari. Ma quella è un’altra storia. Una storia che rischia di pesare, e non poco, sull’immagine della città e soprattutto sulle casse di chi investe nelle manifestazioni della capitale.

 

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