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TICINOOfficine di Bellinzona, "chiarimenti sul taglio delle commesse"

09.11.11 - 19:16
Tipress
Officine di Bellinzona, "chiarimenti sul taglio delle commesse"

BELLINZONA - A Bellinzona la preoccupazione è palpabile. Tra i 500 dipendenti delle Officine di Bellinzona il futuro si tratteggia nuovamente a tinte fosche.

I piani dell'azienda resi noti questa mattina dal Comitato di Sciopero delle Officine non lasciano sperare nulla di buono. I dati più preoccupanti riguardano il taglio del 40% del volume di lavoro nel settore carri per il prossimo anno, il che si tradurrà in meno ore di lavoro. Nel 2012 caleranno del 26% passando dalle attuali 500mila a 370mila.

Il Partito Socialista ha elaborato un'interpellanza in cui chiede lumi al governo sulle "reali intenzioni dei vertici delle FFS in merito alle Officine di Bellinzona". In ballo ci sono decine di posti di lavoro, ma non solo. Come è stato ricordato oggi, a rischio c'è anche lo sviluppo territoriale di un'intera regione. Il progetto di un Centro di Competenze, sostenuto da 15mila firma ed elaborato dalla Supsi, sembra ora messo in pericolo e la politica locale e federale è stata chiamata a dei chiarimenti. Su questo punto il portavoce delle FFS Malfanti getta acqua sul fuoco con una dichiarazione rilasciata alla Rsi: "il bando di concorso verrà pubblicato entro fine anno, in sinergia con il Consiglio di Stato". Per quanto riguarda i progetti per il prossimo biennio il portavoce assicura che "essi vengono confermati e il direttore verrà nominato entro fine mese". 

Indicazioni dalle FFS che, tuttavia, per il PS non bastano. Preoccupato da un periodo di crisi economica "che già di per se sta fragilizzando ulteriormente il mercato del lavoro in Ticino e in Svizzera", il Partito Socialista si rivolge al Governo per ulteriori spiegazioni.

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