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LUGANOGiudici, il blocco di Via Peri e i sospetti in una interrogazione

11.10.11 - 09:30
Foto Archivio Ti-Press
Giudici, il blocco di Via Peri e i sospetti in una interrogazione

LUGANO - A sollevare il caso sono i consiglieri comunali Giordano Macchi, Lorenzo Jelmini, Raffaella Martinelli, Cristina Zanini Barzaghi. Il punto di discordia o meglio di domanda è la protezione del nucleo storico di Lugano, garantito secondo legge da lungo tempo. L’oggetto specifico preso ad esempio è l'immobile in ristrutturazione sito nel nucleo più antico di Lugano: il mappale 3 in via Peri 11, adiacente all’ex Convento di Santa. (nella foto, prima della ristrutturazione).

Caterina. Si tratta appunto di un edificio preso ad esempio per interrogare il Municipio di Lugano sulla efficacia della protezione  dei beni storici di Lugano, ma l’immobile ha una sua specificità, il progetto dell’ intervento è dello studio Archiconsult SA dell'architetto Giorgio Giudici, nonché sindaco di Lugano. I lavori sono iniziati sulla base di una licenza edilizia accordata nel 2008 dal Municipio, dopo che il progetto iniziale, che era stato oggetto di opposizioni da parte di alcuni confinanti, era stato adeguato alle norme di protezione.  
Ora però per i consiglieri qualcosa sembra stia andando storto. “In questi giorni sembra che il cantiere sia parzialmente fermo, sembra per a causa di un decreto sospensivo. Come mai? quali sono le ragioni di questa sospensione?”
I CC nella loro interrogazione fanno una serie di domande pertinenti anche al rispetto delle norme. “ Corrisponde al vero che le nuove facciate, in particolare quella ovest, sono state modificate in modo sostanziale, con l’inserimento di elementi moderni e nuove aperture malgrado il contesto architettonico in cui si trovano?”.

Sembrerebbe inoltre che la superficie abitativa sia stata incrementata rispetto a quanto autorizzato dalla licenza edilizia rilasciata nel 2008 e che sia stato “aggiunto” un piano nel sottotetto originariamente non previsto, tramite una maggiorazione in altezza.

Le domande dei consiglieri poi si spostano sulla efficacia dei controlli dei lavori. “Visto che il controllo e le sanzioni sono tra i metodi con i quali si fanno rispettare le Leggi, con il fermento edilizio nella nostra Città, il Municipio dispone di risorse sufficienti per un costante e attento monitoraggio di tutti i cantieri di edilizia privata e pubblica? In media, per una singola pratica di edilizia privata, quante ore uomo sono disponibili per seguire l'incarto? Quanti controlli durante i lavori vengono eseguiti sul cantiere? Quali verifiche a fine esecuzione? A livello di tendenza, nei casi dove i controlli sono stati possibili, il Municipio rileva un rispetto totale delle normative edilizie, o si sta affermando un certo rilassamento? Quante sanzioni in base alla Legge edilizia ha comminato il Municipio?”
 

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