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CHIASSORisse e disordini alla protezione civile, interrogato il Governo

11.09.11 - 10:42
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Risse e disordini alla protezione civile, interrogato il Governo

CHIASSO - I recenti fatti di cronoca che hanno visto protagonisti richiedenti asilo provenienti dal Maghreb hanno spinto il deputato della Lega Lorenzo Quadri a rivolgersi al Consiglio di Stato.

In un'interrogazione, in cui Quadri si dice indignato dell'ennesimo episodio di violenza, al Governo viene chiesto se esso "appoggia le richieste alla Confederazione di spostare il centro asilanti di Chiasso in zona discosta".

Venerdì sera - scrive Quadri - nel centro della protezione civile in via Antonio Chiesa c'è stata una rissa tra richiedenti asilocon quattro feriti. A quanto risulta essi si sono feriti con delle lamette e hanno anche dato fuoco a delle coperte. L'episodio ha reso necessario "l'intervento delle pattuglie di polizia comunali (di Chiasso e Mendrisio) e cantonale, oltre che dei sanitari, con costi a carico del contribuente".

Gli ospiti autori dei disordini sarebbero arrivati da poco a Chiasso e in breve tempo si sarebbero già resi protagonisti di vari reati tra cui molestie, furti, scippi, atti vandalici. Addirittura si sarebbero introdotti anche nell'atrio delle scuole commerciali per scippare la borsetta a un'insegnante".

Quadri, inoltre, ricorda le parole dell'ex direttore dell'UFficio federale della migrazione che aveva dichiarato che il "99% dei clandestini magrebini che giungono in Svizzera non sono affatto dei profughi, ma dei rifugiati economici; e come tali non hanno alcun diritto allo statuto di rifugiato da loro preteso".

Un altro aspetto messo in evidenza dal deputato Quadri riguarda il fatto che al centro della protezione civile di via Antonio Chiesa si trovavano ospiti in quanto nel centro di registrazione si registra il tutto esaurito a causa di un trasferimento di richiedenti asilo dalla struttura di Kreuzlingen, dove sono in corso dei lavori.

Il Municipio di Chiasso ha invece chiesto la chiusura del centro e la creazione di un centro in zona discosta mentre starebbe accadendo l'esatto contrario.

 

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