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BELLINZONA - AITI dichiara di essere soddisfatta solo parzialmente nei confronti del pacchetto di misure per 870 milioni di franchi varato negli scorsi giorni dal Consiglio federale per contrastare le conseguenze derivanti dalla forza del franco svizzero.
L'AITI prende atto del fatto che le misure proposte dal Consiglio federale agiranno solo a medio e lungo termine e che per le imprese appartenenti ad alcuni rami di attività ciò "sarà forse troppo tardi". Come si legge nel comunicato "la situazione delle imprese esportarici e di quelle che vendono a clienti svizzeri che a loro volta esportano è molto difficile".
L'associazione auspica che nel secondo pacchetto di misure 2012 - che verrà presentato alle Camere federali nella sessione invernale - si presti attenzione pure a provvedimenti con i quali contenere lʼaumento dei costi dellʼenergia e sgravi fiscali per le imprese.
L'AITI ritiene inoltre che il Consiglio di Stato del cantone Ticino e il Gran Consiglio debbano rapidamente approfondire e adottare misure in diversi ambiti. Ad esempio con la riduzione degli oneri a carico delle imprese in termini di imposizione fiscale e tasse, la riduzione del prezzo dell'energia e sua stabilizzazione nel medio termine o il supporto all'internazionalizazzione delle imprese ticinesi in particolare verso le aree geografiche meno dipendenti dallʼeuro e al di fuori dellʼEuropa, allo scopo di trovare sia nuovi sia clienti sia nuovi fornitori.
