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TICINORistorno dei frontalieri, Quadri si rivolge al Consiglio federale

15.06.11 - 09:08
Ristorno dei frontalieri, Quadri si rivolge al Consiglio federale

LUGANO - Il consigliere nazionale Lorenzo Quadri ha inoltrato un'interrogazione al Consiglio federale sul tema dei ristorni dei frontalieri. Quadri evidenzia la bontà dell’accordo sui ristorni delle imposte alla fonte dei frontalieri come mezzo di pressione efficace sul governo italiano nell’ambito delle trattative sulla doppia imposizione.

Alcune cose sono cambiate dal 1974 ad oggi, data della stipulazione dell'accordo. E' caduto l’obbligo dei frontalieri di rientrare quotidianamente al proprio domicilio, sostituito da un rientro settimanale. Il tasso di ristorno, fissato inizialmente al 40%, è stato poi ridotto al 38.8% dopo il rilievo che non tutti i lavoratori tornavano al domicilio con scadenza quotidiana. "Tale accordo" sottolinea Quadri "dimostra che il tasso di ristorno è legato al rientro quotidiano dei frontalieri italiani in patria. Ciò che però, a seguito della libera circolazione delle persone che prevede il rientro solo settimanale, è ormai lungi dall’essere il caso per tutti gli oltre 50'500 frontalieri italiani attualmente attivi in Ticino".
 
Di conseguenza, prosegue l'esponente della Lega dei Ticinesi, si impone una sostanziale riduzione del tasso di ristorno del 38.8%. "Nel caso in cui la delegazione elvetica non intendesse far valere questa circostanza nelle trattative con l’Italia, il Ticino – sacrificato nell’interesse generale – deve essere indennizzato dalla Confederazione".
 

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