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TICINONuovi orari per i negozi, le novità. Sadis "si va avanti"

23.03.11 - 17:09
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Nuovi orari per i negozi, le novità. Sadis "si va avanti"

BELLINZONA - “Le regole essenziali proposte nella nuova legge sono rimaste quelle già presentate lo scorso mese di ottobre. Alcune suggestioni formulate nell’ambito della consultazione sono però state accolte. Nel complesso, la nuova normativa non propone un’estensione eccessiva degli orari di apertura, ma una soluzione moderata, suscettibile spero di raccogliere il necessario consenso politico”. Laura Sadis presenta così in conferenza stampa il messaggio definitivo sui nuovi orari di apertura dei negozi.

Con una punta di polemica, indirizzata alla recente vicenda dell’apertura a San Giuseppe,  la direttrice del Dipartimento delle finanze e dell'economia ha specificato che bisogna andare avanti nonostante le posizioni varie e contrarie alla nuova legge. “Rimango convinta, e anzi proprio la recente sentenza rafforza la mia convinzione, che sia indispensabile ed urgente, quale reale e non aleatoria misura di sostegno a questo importante settore dell’economia cantonale a dare finalmente la possibilità al Parlamento e se del caso ai cittadini la possibilità di esprimersi su questo aspetto che tocca direttamente tutti noi nella vita pratica quotidiana”.

La nuova legge era stata presentata il 27 ottobre scorso per dare avvio alla consultazione delle parti. Alla fine oggi è stato presentato il messaggio che ha accolto alcune ma poche novità. 

Orari e novità- La legge prevede l’introduzione dell’orario di apertura alle 06.00 (oggi non previsto), la fissazione dell’orario generale di chiusura alle ore 19.00 dal lunedì al venerdì e alle 18.00 il sabato, mentre per il il giovedì l’apertura è consentita fino alle ore 21.00.  Resta il principio della chiusura domenicale e festiva dei negozi, con l’introduzione di deroghe di legge con apertura generalizzata dei negozi tra le ore 10.00 e le 18.00 in due giorni festivi fissi (Corpus Domini, Immacolata), in due domeniche tra l'Immacolata e il Natale e in altre due. L’introduzione delle deroghe di legge per alcune categorie di negozi, permetterà l’apertura serale prolungata fino alle 22.30 durante i giorni feriali e l’apertura domenicale.

Tra le altre novità, la soppressione del limite di superficie per i negozi nei camping, l’esclusione delle farmacie dalle aperture serali e domenicali in zona turistica, l’aggiunta del Centro storico di Bellinzona all’elenco delle località turistiche, la fissazione dell’inizio della stagione turistica estiva all’inizio di marzo, anziché alla domenica prima di Pasqua e il divieto di vendita di alcool dopo gli orari normali di chiusura.

Deroghe anche all’apertura domenicale dei negozi situati in Comuni di frontiera particolarmente sottoposti alla concorrenza estera (negozi di abbigliamento, calzature, pelletteria, articoli sportivi, profumeria e cosmetica, orologeria e gioielleria, articoli per uso domestico, da regalo, fotografici e ottici, culturali e ricreativi nonché apparecchiature di informazione e comunicazione). Infine è prevista l’introduzione di un termine transitorio di un anno per l’adeguamento degli orari di apertura  dei negozi che attualmente praticano orari più estesi. 

“La nuova legge – ha spiegato la Sadis - è senza dubbio più semplice e più intellegibile ed è meglio adeguata alle moderne esigenze professionali e famigliari, in particolare grazie all’orario di apertura generalizzato in settimana alle 19.00, che migliora la possibilità di dedicarsi alla spesa dopo il lavoro. Inoltre essa sfrutta e codifica espressamente le possibilità offerte dalla legislazione federale sul lavoro riguardo all’occupazione del personale per quanto concerne ad esempio le quattro aperture domenicali, i negozi annessi alle stazioni di servizio o le aperture serali e domenicali, oggi praticamente sconosciute, dei piccoli negozi delle località turistiche durante la relativa stagione".

La revisione è stata valutata nel complesso in maniera positiva dal PLRT, dall’ACSI, da Ticino Turismo e dall’ERS del Locarnese e Vallemaggia.Più critiche o quantomeno accompagnate da proposte di cambiamenti sono invece state le prese di posizione del PPD e della Federcommercio, che ha sì giudicato la proposta di legge come un passo in avanti, ma come un passo moderato. Decisamente contrari si sono invece dichiarati il PS e i sindacati.

Foto Ti-Press

 

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