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MENDRISIOVittima del Fox Town, i familiari chiedono giustizia

06.01.11 - 10:33
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Vittima del Fox Town, i familiari chiedono giustizia

MENDRISIO - “Chiediamo giustizia per Mary”. A un anno esatto dal tragico incidente che portò alla morte di Mariangela Parisi, commessa 42enne del Fox Town di Mendrisio, investita mortalmente mentre usciva dal lavoro, ecco la richiesta dei suoi familiari.

Mariangela Parisi perse la vita, mentre attraversava Via Penate. Era fuori dalle strisce pedonali. Proprio in quel momento sopraggiunsero due auto. Ci fu quindi un primo impatto con una Renault di un ticinese, poi un secondo impatto con una Suzuki, al volante un 34enne del Varesotto.

Dalla perizia tecnica era pure risultato che Mariangela Parisi era vestita di nero e si trovava in un posto a scarsa illuminazione.  Per Mary non ci fu nulla da fare e morì praticamente sul colpo. Dopo i cortei di protesta e le varie polemiche, a un anno di distanza dalla tragedia i familiari - come riporta la Provincia di Varese - ribadiscono che non si danno pace e non intendono smettere di lottare, chiedendo chiarezza: “Noi familiari stiamo ancora aspettando, non è stata fatta giustizia. Al momento non è stato fatto ancora neanche il processo. Ci aspettiamo che vengano fatte le cose giuste, che tutto l'iter sia seguito correttamente. Nessuno ha pagato per quello che è successo. Noi ci aspettiamo che la giustizia faccia velocemente e correttamente il proprio corso e che il colpevole paghi com'è giusto che sia. Ci aspettiamo solo questo, niente di più”.

Il dolore si percepisce anche dalle parole sull’uomo a bordo della macchina che investì Mary: “Non lo abbiamo mai visto in faccia – dicono i familiari di Mary – non ci siamo mai parlati e non abbiamo molte informazioni su di lui. Attraverso l'avvocato abbiamo ricevuto una sua lettera ma francamente di quelle parole non ce ne facciamo nulla. Rivogliamo Mariangela, dovete capirci. Chiediamo giustizia, tutto deve essere fatto correttamente, non ci devono essere dubbi dalla ricostruzione della dinamica. Mariangela merita giustizia al più presto”.

Foto Ti-Press

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