RIVERA - Il comitato cantonale dell’UDC, in occasione della sua riunione mensile tenutasi a Rivera martedì 7 settembre, ha espresso la decisione di raccomandare il Sì alla revisione della Legge federale sull’assicurazione-disoccupazione (LADI).
L’UDC infatti ritiene che la legge, come proposta, costituisca il minore dei mali. "Al, seppure sempre sgradevole, aumento dei contributi salariali - affermano in un comunicato - si contrappone perlomeno un’azione di risparmio sulle spese e di contrasto degli abusi, con la proporzionalità diretta fra il periodo di contribuzione e quello di percezione delle indennità. Si conta in questo modo di limitare il pendolarismo dall’attività lavorativa all’assicurazione-disoccupazione e viceversa".
L'UDC inoltre sottolinea che, rigettando la revisione della legge, si obbligherebbe il Consiglio federale – tenuto per legge a risanare il deficit di questa istituzione sociale – a operare sulla base della vecchia legge, ossia agendo soltanto sui prelievi salariali che verrebbero così aumentati dello 0,5% invece che dello 0,2% della proposta parlamentare.
Il comitato cantonale dell’UDC si è pure occupato del tema dell’iniziativa volta ad espellere sistematicamente dal paese gli stranieri condannati per reati gravi o per abuso delle istituzioni sociali. All’unanimità l'UDC Ticino conferma di aver deciso di sostenere l’iniziativa in questione, raccomandando nel contempo il No al controprogetto del Parlamento.