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BELLINZONA"Centri giovanili o centri di sorveglianza giovanile?"

24.06.10 - 21:04
"Centri giovanili o centri di sorveglianza giovanile?"

BELLINZONA - "Bellinzona è una delle regioni nella Svizzera Italiana dove gli spazi dedicati ai giovani scarseggiano maggiormente. Da tempo più organizzazioni giovanili (le associazioni Ortika e Crisalide prima, i "Giovani di Bellinzona" poi, il SISA di recente) hanno proposto idee su come rilanciare le offerte per il tempo libero degli adolescenti, ma il dicastero competente – capeggiato da Flavia Marone - sostiene continuamente di avere già fatto molto e che in futuro cercherà di migliorare l’offerta" scrive in serata la sezione bellinzonese di Gioventù comunista. "Eppure i risultati di tali sforzi sono difficili da percepire, soprattutto tra noi giovani. Siamo sicuri che il municipio abbia fatto davvero così tanto? La Gioventù Comunista (GC) non ne è affatto convinta, anche perché alcuni progetti per i giovani propagandati da Flavia Marone sono in realtà dei servizi cantonali e alcuni sono prestazioni per aiutare giovani in difficoltà, non progetti di partecipazione giovanile".

Gioventù comunista sostiene in seguito che "i giovani necessitano di strutture - un centro giovanile in modo particolare - che permettano loro di passare il proprio tempo libero a contatto con i propri coetanei al di là della scuola o dell'apprendistato, conoscendo gli altri e se stessi, autorganizzandosi, imparando ad essere indipendenti ma in un contesto di cooperazione e non di individualismo, cosa che aiuta a responsabilizzarsi". Secondo quanto scrive e afferma Gioventù Comunista, centri con queste dinamiche sono realizzabili fin da subito. "Sono organizzati sul principio della cogestione fra il Municipio (che mette a disposizione in comodato uno stabile) e un'associazione giovanile che, rispettando le regole minime di convivenza, agisce in piena indipendenza (e autogestione) circa attività e contenuti". La richiesta da parte di GC non è di "creare spazi dove i giovani debbano ritrovarsi sotto la continua supervisione di un assistente sociale o di un educatore che si traveste da animatore: gli adolescenti vogliono potersi muovere liberamente". Nel comunicato stampa si legge inoltre che "i centri giovanili con animatori - a struttura fissa o itinerante che sia - sono adatti ad altre fasce d'età. Centri giovanili fatti in collaborazione con associazioni che predicano moralismi vari oppure con servizi di prevenzione all'alcolismo - tutte idee che Flavia Marone e i democristiani di Generazioni Giovani sostengono a spada tratta - portano solo a creare un abisso fra la realtà della maggioranza dei giovani e le istituzioni".

"A Bellinzona un Centro giovanile esisteva fino al 2004 - ricorda in chiusura di comunicato la sezione bellinzonese di GC -, ma il Municipio ne ha impedito la riapertura (nonostante il contratto di comodato tuttora valido con l'Associazione Giovani di Bellinzona) e ora apprendiamo che ha deciso di abbatterlo per far posto alla nuova sede dell'Istituto di Biomediciana e ad un posteggio". Il comunicato ricorda infine che di recente "si è pure impedito la costruzione dello skate-park per far posto al posteggio per i camper. Il Municipio e in particolare Flavia Marone sta deludendo parecchio, la sua percezione del fenomeno giovanile è completamente estranea alla realtà. La Gioventù Comunista sostiene quindi la rivendicazione dell'associazione Giovani di Bellinzona e del SISA di poter riavere almeno finalmente la Casetta ex-Zoni".

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