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TICINOIl PPD dice no al carcere minorile

21.05.10 - 11:37
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Il PPD dice no al carcere minorile

BELLINZONA - In occasione della seduta del Comitato cantonale di ieri sea, PPD e Generazione Giovani hanno comunicato di non sostenere l’iniziativa popolare per la revisione parziale della Costituzione, che mira a garantire la presenza anche in Ticino di almeno una struttura per la detenzione preventiva, l’esecuzione delle pene privative della libertà e delle misure stazionarie per minori. L'iniziativa era stata promossa dai giovani liberali radicali ticinesi senza il coinvolgimento di altre forze politiche.

"La creazione in Ticino di un carcere minorile - spiega il PPD - non è infatti in alcun modo giustificata dalla realtà dei fatti. I minorenni condannati a pene detentive in Ticino sono stati: 3 nel 2007, 3 nel 2008 e 2 nel 2009. Attualmente i giovani delinquenti ticinesi scontano la loro pena in appositi istituti nella Svizzera romanda. I costi annui sono di ca. 700'000 franchi a fronte di un investimento plurimilionario che comporterebbe la costruzione di un carcere minorile, oltre a spese di gestione altrettanto elevate".

Secondo il PPD sarebbe "preferibile che, anche fisicamente, ci sia un certo distacco dalla comunità che renda più comprensibile il messaggio che certi comportamenti non possono essere accettati. L'iniziativa non avrà l’effetto di irrigidire le pene verso i giovani delinquenti (occorrerebbe una modifica della legge penale minorile), ma unicamente di trasferire il loro luogo di detenzione in Ticino. Un carcere minorile in Ticino è quindi ininfluente in termini preventivi e repressivi".

Secondo il partito per far fronte in modo efficace al disagio giovanile sarebbe piuttosto necessario realizzare "un centro di contenimento che si occupi di seguire quei giovani che, al di là di condanne penali, presentano dei comportamenti a rischio", una proposta che il partito ha già presentato al Governo.

 

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