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LOCARNO - Quattordici mesi da scontare. Questa la pena decisa dal giudice Mauro Ermani nei confronti di Ivan Jurkic al termine del processo ai tre responsabili della morte di Damiano Tamagni. Grazie al periodo di carcere preventivo il 20enne impiegato di vendita, definito da chi lo conosceva un ragazzo tranquillo, ha ora finito di scontare la propria pena e, come anticipato alla fine del processo di gennaio, lascia la Svizzera per cercare di ricostruirsi un'esistenza.
Nella drammatica notte del 2 febbraio 2008 Jurkic era stato il primo a colpire Damiano Tamagni con una spinta alla quale hanno poi fatto seguito i colpi inferti dai suoi due amici, Ivica Grgic e Marko Tomic entrambi condannati a 10 anni di detenzione, che sono risultati fatali al giovane di Gordemo. Un gesto che non ha avuto altre spiegazioni se non quella di un momento di follia.
Per Ivan Jurkic sarebbe oggettivamente difficile tornare a vivere in un Cantone duramente segnato dai fatti della "Stranociada 2008"; ecco quindi spiegata la decisione sua e della famiglia. Un viaggio all'estero per imparare nuove lingue e "per avere una carta in più da giocare in un futuro", scrive oggi il GdP che riporta le comprensibili parole del padre: "Spero solo che mio figlio riesca a rialzarsi".
