BELLINZONAProcesso riciclaggio, le difese: "Atto di accusa impreciso, processo da rinviare"

BELLINZONA - Nel processo di Bellinzona c'è stato anche il tempo per Alfredo Bossert, uno degli imputati ticinesi, di parlare ai giornalisti. Bossert ha espresso la sua estraneità a una vicenda che lo vede accusato di partecipazione e eventuale sostegno alla malavita organizzata sostenendo di non avere mai cambiato denaro da traffici di droga o armi e che gli acquirenti delle sigarette di contrabbando messe in commercio non sono mai stati condannati per reati di mafia.

Nella seconda parte della mattinata i legali dei 9 imputati hanno, in sostanza, respinto le accuse formulate dal Ministero Pubblico della Confederazione di far parte di associazioni mafiose in quanto mancano le prove necessarie e vi sarebbero dei vizi di forma. Sono state anche espressi dubbi sulla competenza del Ministero Pubblico della Confederazione, in quanto, i fatti criminali contestati non sarebbero avvenuti in Svizzera, ma all'estero. Le difese ritengono l'atto di accusa impreciso e poco chiaro e ne chiede una nuova formulazione e quindi il rinvio del processo.