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SVIZZERASegreto bancario, Merz: "Pronto a concessioni"

05.03.09 - 17:19
Keystone / Martial Trezzini
Segreto bancario, Merz: "Pronto a concessioni"

GINEVRA - La Svizzera non accetterà di essere inserita in una lista nera di paradisi fiscali e in questo senso invierà un segnale chiaro al vertice del G20 previsto il 2 aprile a Londra. Lo ha detto oggi il presidente della Confederazione Hans-Rudolf Merz, che davanti al club della stampa svizzera e internazionale di Ginevra ha difeso il segreto bancario, ma si è detto anche pronto a concessioni, in particolare riguardo all'accordo con l'UE sulle trattenute fiscali.

La distinzione fra frode fiscale e semplice evasione dovrà però essere mantenuta: "non posso immaginarmi nemmeno a medio termine un abbandono di questo distinguo", ha affermato il ministro delle finanze. A suo avviso si tratterebbe infatti di rompere con la tradizione: sia questa differenza giuridica, sia il segreto bancario in quanto tale sono profondamente ancorati nel sistema normativo elvetico.

Esistono essenzialmente tre opzioni per reagire alla pressione internazionale odierna: si può mantenere il segreto bancario immutato, abolirlo o intraprendere una via mediana - la preferita da Merz - che punta allo "sviluppo dinamico" di questo strumento, come è già stato fatto in passato dalla Svizzera. Cosa significhi concretamente tutto questo Merz non l'ha spiegato: sarà il Consiglio federale che nella sua seduta di domani dovrà decidere la strategia da adottare.

ATS

Foto d'apertura: Keystone / Martial Trezzini
 

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