La conferenza di conciliazione si è resa necessaria dopo che per tre volte il Consiglio degli Stati - diversamente dal Nazionale - ha detto no ai taser, in nome della pericolosità di simili aggeggi. Durante la riunione, indicano oggi i Servizi del parlamento, sono state respinte tutte le proposte di compromesso.
Per 14 voti a 11, la maggioranza non ha voluto introdurre nella legge condizioni più severe per l'impiego dei taser. La minoranza voleva permettere il ricorso a simili armi solamente contro le persone che mettono gravemente in pericolo la propria vita o quella altrui.
Qualora una delle due Camere dovesse opporsi alla soluzione elaborata in conferenza di conciliazione, la legge verrebbe affossata.